
Difficile immaginare un risultato come quello di ieri sera, alla vigilia: due a zero ad una delle squadra più forti d’Europa, in una serata durante la quale solo una vittoria era contemplabile.
Una prestazione di grande spessore, sia psicologico che tecnico, ha permesso ai nostri d’interrompere l’imbattibilità della squadra di Guardiola e rilanciarsi nel girone di Champions League – anche se la vittoria dell’Olympiacos a casa della Dinamo Zagabria complica ulteriormente i piani.
Le parate di Petr Čech, il grande lavoro di Laurent Koscielny e Per Mertesacker in difesa e il moto perpetuo di Francis Coquelin, Santi Cazorla e MesutÖzil a centrocampo ci hanno permesso di restare incollati ad un Bayern Monaco padrone del campo e del pallone; attenzione, però, non è stata una serata di sofferenza: Mesut Özil e Theo Walcott hanno costretto Neuer a dare il meglio per mantenere la porta inviolata e spesso le ripartenze in velocità hanno messo in difficoltà sia Boateng che Alaba – senza però essere sfruttate a dovere.
Ci sono voluti un errore di Neuer e un po’ di fortuna per sbloccare il risultato, però la fortuna non dev’essere confusa con il merito: il modo in cui abbiamo lottato, limitato gli attaccanti avversari e gestito la maggior parte delle ripartenze sono stati giustamente ricompensati dal colpo di testa/mano di Olivier Giroud, appena subentrato a Theo Walcott.
Il gol nel finale di Mesut Özil ha suggellato una serata che sarà ricordata a lungo.
Peccato per l’infortunio occorso ad Aaron Ramsey, che potrebbe restare lontano dai campi per un mese e mezzo, e per la vittoria dei greci a Zagabria; ci sono grosse possibilità che si debba vincere a casa dell’Olympiacos con due gol di scarto, all’ultima giornata, per qualificarci.
Bando ai calcoli, comunque: la vittoria di ieri ci ha rimessi in corsa per la qualificazione, però qualsiasi passo falso sarà pagato carissimo.
Le parole dei protagonisti
Giocatori e manager erano ovviamente al settimo cielo, nel commentare la straordinaria vittoria di ieri.
Arsène Wenger ha logicamente elogiato l’atteggiamento della squadra e alcuni dei propri giocatori; il manager ha risposto così alle domande dei cronisti:
“Avevamo l’assoluta necessità di vincere stasera e siamo riusciti a farlo in modo intenso e disciplinato. È stata una partita eccezionale tra due squadre eccezionali, il Bayern ha avuto un maggiore possesso del pallone rispetto a noi ma abbiamo deciso di chiudere gli spazi sulla trequarti e sorprenderli in contropiede […] Non puoi sapere se vincerai la partita ma ho sentito che la concentrazione e la dinamica di squadra erano ben presenti, prima dell’inizio.”
Parlando dei singoli, Arsène Wenger ha fatto i complimenti a Petr Čech, Olivier Giroude Hector Bellerín:
“Petr Čech è stato importante, penso ci abbia tenuto in partita e lo stesso si può dire di Neuer, per il Bayern; Olivier Giroud va elogiato perché non è stato facile per lui, ha sempre giocato dall’inizio e ha avuto un calo di forma. Ho notato nelle ultime due settimane che sta tornando ai suoi livelli migliori, lo spirito e la voglia che ci mette sono da vincente. Bellerín è stato eccezionale, mi è piaciuto come abbia insistito fino all’ultimo secondo per avere la meglio sul suo avversario diretto. Costa è un grande giocatore ma Hector ha trovato le risorse per avere la meglio negli ultimi quindici-venti minuti ed è fantastico vedere uno spirito così in un ragazzo di vent’anni”
Come detto, è una serata da incorniciare per il Club, il manager, i giocatori e i tifosi.
Godiamocela, come dobbiamo goderci una squadra sempre più efficace e solida.
Sabato arriva l’Everton, poi sarà tempo di andare all’Allianz Arena per continuare a sognare il passaggio del turno.
Una partita alla volta, un passo alla volta.