Arsenal v Manchester City 2-1: Gunners da applausi, City al tappeto


Come detto nell’anteprima, qualsiasi risultato fosse uscito dalla partita di ieri non avrebbe cambiato di molto la corsa per il titolo – sarebbe quindi controproducente lanciarsi ora in voli pindarici del tutto inappropriati.
Ciò che resta, a poche ore dalla fine della partita, è la grande prova caratteriale, tecnica e tattica di una squadra che appare più unita, concentrata e battagliera che mai; al di là delle prodezze balistiche di TheoWalcott, Mesut Özil o Olivier Giroud, sono state la disciplina defensiva e l’aggressività a fare la differenza nella vittoria contro il Manchester City: raramente ho visto i nostri giocatori così decisi nel rendere la vita difficile al portatore di palla avversario e usare così tanto il fisico – in maniera più o meno pulita – per recuperare il pallone.

La quantità di scatti compiuti da Theo Walcott, Joel Campbell, Mesut Özil, Aaron Ramsey e Olivier Giroud per recuperare la posizione difensiva è stata incalcolabile, quindi il primo grande risultato della serata è stato quello di avere giocatori motivati e determinati – fin dal primo minuto.
Poi vengono i gol di Theo Walcott e Olivier Giroud, il dominio a centrocampo di Aaron Ramsey, l’intelligenza di MesutÖzil e la solidità della linea difensiva – nessuno escluso.
Festeggiamo il Natale da secondi in classifica a due punti dal Leicester capolista, con quattro punti di vantaggio sul Manchester City sconfitto ieri sera e addirittura sette nei confronti di Manchester United e Tottenham, le inseguitrici più dirette.
Godiamoci la vittoria, la prestazione e questo magnifico momento di forma!
Le parole dei protagonisti
Soddisfatto, raggiante, sereno – così si è presentato Arsène Wenger alla schiera di cronisti nella sala stampa dell’Emirates Stadium.
Il manager ha congratulato i suoi uomini, sia a livello collettivo che individualmente, ha spiegato l’assenza last-minute di Alexis Sanchez ma si è soprattutto concetrato sul significato di questa vittoria:
“Siamo più mature nel difendere. Oggi siamo passati dal giocare molto alti al giocare molto bassi. Quando siamo stati più arretrati, non siamo mai stati in pericolo. Loro hanno giocatori capaci d’inserirsi, come de Bruyne e Silva, ai quali non vuoi lasciare il pallone negli ultimi trenta metri e in questo siamo stati molto bravi tatticamente. […] Non so che tipo di messaggio possa mandare una vittoria come questa ma so che per noi era una partita fondamentale. È una partita dalla quale veniamo fuori molto contenti perchè abbiamo messo in mostra tutti gli ingredienti che servono in una grande sfida. Buona organizzazione, una forte solidarietà, un grande spirito di sacrificio, fasi di grande calcio e momenti in cui abbiamo dovuto resistere – perchè anche questo è importante – e in generale avremmo dovuto chiudere la partita e abbiamo avuto le occasioni per farlo. Quando loro si sono portati sul due a uno siamo stati un po’ sotto pressione ma credo sia stata molto dura per entrambe le squadre. Ci sono stati momenti in cui giocatori di entrambe le squadre sembravano stremati a causa del grande impegno profuso.”
Dopo aver analizzato la vittoria,Arsène Wenger si è concentrato sui singoli – iniziando con Mesut Özil:
“È molto più maturo e molto più incline ad assumersi responsabilità, quest’anno. Personalmente, credo abbia lavorato tanto a livello fisico e sulla partecipazione durante le partita. Si vede la sua voglia di vincere, gioca per vincere e anche questo è un talento speciale. Ha capito che può aiutarci in ogni singola partita.”
Dopo il tedesco, è stato il turno di uno dei marcatori di giornata – Theo Walcott:
“Gli cambio posizione di partita in partita per capire dov’è più efficace perchè Theo è un giocatore decisivo. Contro l’Aston Villa ha guadagnato un rigore e ha passato il pallone a Mesut Özil prima dell’assist. Oggi ha finalizzato. Una delle sue armi è il movimento, eccezionale. Credo che Theo Walcott abbia offerto una buona prestazione, decisa e battagliera, e il suo apporto difensivo sia stato eccellente.”
Infine, il manager ha parlato dello stato di salute di Alexis Sanchez, assente ieri:
“Tornerà in campo intorno al 10 Gennaio. Per il periodo natalizio non potremo contare su di lui. Ha avvertito un fastidio ma voleva comunque essere in panchina, quindi ha forzato troppo e sentito di nuovo dolore – abbiamo preferito non correre rischi. È successo due giorni fa.”
Gran finale riservato alle possibilità dell’Arsenal di vincere il campionato, con Arsène Wenger in versione equilibrista – tra ottimismo e prudenza:
“È troppo presto per dire che vinceremo il campionato ma questa vittoria ci regala grande fiducia. Esci dal campo con la convinzione di aver guadagnato il diritto di vincere questo tipo di partita è ciò per noi è importante. Dobbiamo essere pronti a lottare in questo modo in ogni singola partita perchè saremo costretti a farlo molto spesso. È interessante vedere che esiste una vera e propria vita all’interno della squadra, un vero senso di unità e vera solidarietà. Bisogna prendersi cura di tutto ciò.”

Già, dobbiamo coltivare uno spirito di squadra che sembra davvero eccezionale e potrebbe fare la differenza, quest’anno.
In un campionato in cui tutti sembrano poter battere tutti, avere una squadra unita in cui ogni giocatore si batte per i propri compagni, potrebbe tirarci fuori dai guai quando le partite si faranno complicate.
Con le qualità tecniche e fisiche che già conosciamo e questo nuovo spirito combattivo, la squadra potrebbe avere finalmente messo insieme tutti gli ingredienti indispensabili per compiere l’impresa.
Buon Natale, Gooners!

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