A meno di una settimana dalla fine del calciomercato, ufficializzati gli acquisti di Gabriel Martinelli, Daniel Ceballos e Nicolas Pèpè, Raul Sanllehi ed Edu sembrano non voler fermare la giostra perché intenzionati a regalare ad Unai Emery almeno un altro giocatore se alcune delle cessioni programmate dovessero andare in porto.
Il più vicino a vestire la maglia dell’Arsenal sarebbe, ascoltando i rumors provenienti dalla Scozia, il terzino del Celtic GlasgowKieran Tierney. Il corteggiamento dei Gunners nei confronti del numero 63 biancoverde risale al mese di giugno, non concretizzatosi per la forbice troppo ampia tra domanda ed offerta. Fortunatamente, dopo una brusca frenata avvenuta due settimane fa, i dialoghi tra i dirigenti dell’Arsenal e quelli degli Hoops sono ripresi, raggiungendo un breaking point d’innanzi ad una offerta composta da 20m di sterline di parte fissa, 5m da rateizzare su più anni e 2m di bonus legati ai risultati sportivi.
La questione annosa è però quella legata al difensore centrale: Unai Emery ha più volte espresso la volontà di voler lavorare con un elemento nuovo che possa far compiere il salto di qualità all’ intero reparto.
Personalmente non credo che il club possa imbastire una trattativa da zero, trovare l’accordo col club detentore del cartellino, trovare l’accordo con l’entourage del calciatore, espletare le pratiche burocratiche ed effettuare i test medici in meno di una settimana.
Scartati i profili di Samuel Umtiti [il Barça sarebbe pronto ad ascoltare offerte monstre che però non sono ancora pervenute], Jérôme Boateng e Presnel Kimpembe [le voci di cessione non hanno mai trovato fondamento], i Gunners potrebbero puntare a profili non di grandissima esperienza ma di buona qualità, ad un prezzo contenuto e con la certezza delle poche pretese di entrare subito nel giro di titolari.
Se il board non dovesse riuscirci però non ne fare poi un dramma.
In fin dei conti… Skhodran Mustafi è così un bidone come tutti amano descriverlo?
Il difensore tedesco ex Samp e Valencia non è un fulmine di guerra, non è un campione ma nemmeno un onesto difensore come Sokratis; dotato di una buona struttura fisica, ha due enormi difetti: l’altezza che lo rende impotente nel gioco aereo ed i continui cali di concentrazione che lo hanno esposto a figuracce non degne neanche di un difensore da dopolavoro ferroviario.
Molti però dimenticano che Mustafi l’anno scorso ha fatto stabilmente parte della difesadurante striscia positiva lunga 22 e che al suo arrivo, in coppia con Laurent Koscielny, la critica si complimentò con Wenger per il suo acquisto. L’editorialista di Ultimo Uomo Daniele Morrone, nello stilare il miglior XI della Liga spagnola 2015/16, definì il numero 20 londinese come l’archetipo del difensore completo contemporaneo: veloce, forte fisicamente, solido di testa, buono nella distribuzione e bravo nelle letture.
Sia chiaro, il mio non è un tentativo di spacciare Mustafi per quel che non è, ma vorrei che le situazioni venissero analizzate con occhio critico e non superficialmente come spesso accade sui social.
I tifosi dell’Arsenal, se realmente tifosi, dovrebbero supportare un proprio giocatore aldilà degli errori.
Ciò che sta accadendo al difensore tedesco,fischiato negli USA durante il riscaldamento, fischiato al suo ingresso in Emirates Cup, è francamente disgustoso.
I calciatori dovrebbero essere criticati quando non giocano bene, ma nel caso di Mustafi molto spesso si tratta di accanimento più che critica. Sì, ha commesso molti errori che ci sono costati dei punti ma noi, in qualità di tifosi, dovremmo stare al suo fianco e supportarlo. Queste ultime parole non sono mie, ma di Unai Emery.
In conclusione, mi auguro che se l’Arsenal non dovesse trovare un difensore in grado di aumentare il tasso qualitativo del reparto, sarà Mustafi a difendere i nostri colorie riconquistare la fiducia di tecnico e tifosi poiché su tutto si può discutere il 20 biancorosso, ma non sull’ impegno e sull’amore verso la maglia.
COYG