Questa è una sorpresa – bella o brutta che vogliate considerarla.
David Luiz, il Telespalla Bob del Chelsea, è il rinforzo difensivo trovato da Raul Sanllehi per palliare alla partenza di Laurent Koscielny, direzione Bordeaux.
Il brasiliano, trentadue anni, arriva all’Emirates Stadium in cambio di otto milioni di sterline e ha firmato un contratto biennale.
Data l’esperienza, il carisma e le qualità tecniche, l’affare è buono: in un mercato che vede girare cifre sempre più astronomiche per i difensori, otto milioni rappresentano un investimento sensato per un difensore esperto come lui.
La domanda è però un’altra: David Luiz è meglio di quanto abbiamo già in casa? Diciamo che è completamente diverso dai vari Sokratis, Shkodran Mustafi, Rob Holding e Calum Chambers.
Come Shkodran Mustafi, è vittima di cali di concentrazione improvvisi, che lo rendono imprevedibile; l’anno scorso ha vissuto la miglior stagione in termini di prestazioni difensive ma resta lontano dagli standard dei migliori difensori in circolazione. Il suo punto debole, storicamente, è il colpo di testa e da questo punto di vista non è il colosso difensivo che ci servirebbe; non dimentichiamo però che William Saliba – 193 centimetri per 83 chilogrammi – è stato scelto anche per le sue enormi qualità fisiche, quindi David Luiz non è la risposta a tutte le domande ma sicuramente la soluzione ad un buon numero di problemi.
Il brasiliano è a tutti gli effetti un libero vecchio stampo, uno di quei difensori che leggono bene l’azione e anticipano i possibili pericoli – anziché puntare sull’uno contro uno o rischiare l’intervento sull’avversario; in questo senso, è un elemento che ci serve come il pane per meglio organizzare la linea difensiva e guidare i compagni, regolarmente fuori posizione.
In questo il brasiliano è perfettamente complementare a Sokratis, molto più aggressivo e proattivo nel suo modo di difendere, ragione per la quale potrebbe fare molto bene; dopo anni di coppie male assortite, in cui entrambi i difensori prediligevano l’aggressività alla lettura delle diverse situazioni, avremo di nuovo due centrali in grado di sopperire alle lacune dell’altro e, al contempo, esaltarne le qualità.
Con David Luiz pronto a coprirgli le spalle, Sokratis potrà attaccare l’avversario sapendo che il brasiliano sarà pronto a raddoppiare, nel caso in cui l’attaccante avesse la meglio; allo stesso modo, David Luiz sarebbe meno esposto e potrebbe limitarsi alle chiusure in seconda battuta, una delle specialità della casa.
La sua esperienza nella lettura delle situazioni, unita alle qualità tecniche, permettono a David Luiz di ripulire l’area e far ripartire l’azione come pochissimi altri al mondo, forse addirittura nessun’altro al mondo. I suoi lanci in profondità, degni dei migliori registi, offrono una nuova dimensione alla nostra manovra e saranno manna dal cielo per i velocisti davanti, a partire da Nicolas Pépé.
L’anno scorso, nonostante il calcio ragionato imposto da Sarri, i lanci lunghi di David Luiz sono stati un’arma importante per il Chelsea e i vari Willian, Pedro e lo stesso Hazard ne hanno beneficiato ampiamente – prendendo spesso di sorpresa le difese avversarie e disinnescando la trappola del fuorigioco.
Se, come sembra, Unai Emery punterà forte sulle ripartenze in velocità, i lanci di David Luiz faranno tutta la differenza.
Certo, ci saranno errori e svarioni come da copione ma anche ripartenze efficaci e tanta, tanta esperienza dietro. L’arrivo di David Luiz è una grande sorpresa, stiamo a vedere se sarà anche una bella sorpresa.