Record Indesiderati

L’Arsenal non esce con i tre punti dalla trasferta di Vicarage Road, vedendoseli sfuggire dalle mani. Un primo tempo finito 0-2 per i Gunners e una seconda frazione che ha visto il Watford rimontare le due reti e pareggiare l’incontro meritatamente.
Ma come è stato possibile che un club come l’Arsenal, che ha speso oltre 100 milioni di sterline l’ultima sessione di mercato, vada in difficoltà contro l’ultima in classifica della Premier League?

Siamo sempre lì. La difesa.

In generale, dopo 5 giornate di Premier League, Unai Emery ha sempre schierato la sua formazione con una difesa a 4 formata da Kolašinac, Sokratis, Luiz e Maitland-Niles; due centrocampisti a fare schermo (solitamente Xhaka e Guendouzi) e una trequarti che ha visto interpreti sempre diversi con Aubameyang fisso in attacco. Se il gabonese rimane il vero punto forte e valore aggiunto dell’attacco dei Gunners, lo stesso non si può dire per il reparto arretrato: rimonta e punteggio a parte, ieri sono arrivati 31 tiri del Watford verso la porta di Leno, un record dall’ultima in classifica.

Sono già stati incassati 8 gol in 5 partite (l’anno scorso 51 reti subite totali) e nessuna, ripeto nessuna, squadra in Serie A, Liga, Bundesliga, Ligue 1 e Premier ha concesso più tiri agli avversari di quanti ne abbia concessi l’Arsenal.

Statistiche che fanno venire i brividi, se pensiamo a tutto il ventaglio di opzioni di qualità di cui può disporre Unai dal centrocampo in su – a mio modo di vedere inferiore solo a City, e Liverpool. Se ieri sono stati decisivi gli errori dei singoli, vedi Sokratis e David Luiz nel rigore, ancora non abbiamo assistito ad una prova difensiva degna di nota, neppure contro il Burnley all’Emirates. I rientri di Bellerín e Holding, sommati al debutto di Tierney, rappresentano ora l’acqua nel deserto per un reparto in netta difficoltà, con Maitland-Niles non è all’altezza in fase difensiva, rispetto a quanto di buono ogni tanto faccia vedere in attacco.

Il centrocampo va rivisto, Torreira è stato risparmiato nelle gare fuori casa, ma il suo contributo nella passata stagione è stato notevole, anche in termini di contenimento; Guendouzi alterna prestazioni sopra le righe, come contro gli Spurs, a gare dannose come quella di ieri, pur rimanendo un potenziale titolare.

La dinamica preoccupante ce la presenta sempre Emery: non riuscire a gestire il doppio vantaggio contro l’ultima è tremendo e la linea difensiva, soprattutto fuori casa, appare spesso troppo bassa; ieri, nei minuti di assedio dopo il 2-2, Maitland-Niles e Kolašinac erano costantemente a ridosso dell’area piccola.

Serve una linea più alta, un pressing più efficace.

Che rifletta, il tecnico basco, perché il grande lavoro fatto in estate da Kroenke & Co. – che ha messo a disposizione una rosa di indubbio valore internazionale – non può essere vanificato da un calcio poco propositivo e rinunciatario.

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