Al termine della 74ª partita con l’Arsenal di Pierre-Emerick Aubameyang, quella che ha portato una doppietta del gabonese contro l’Everton, non trovo più aggettivi per descrivere l’apporto che questo attaccante offre alla squadra.
Prolifico, glaciale, fulmineo, onnipresente, sempre nel vivo dell’azione.
Deve ancora arrivare alla 100ª presenza in Premier League ma nessun giocatore ha segnato come lui dal suo debutto nella competizione ad oggi (a pari merito con Mohamed Salah). Ha cambiato diversi allenatori, giusto ricordarlo, Wenger lo ha convinto ad accettare il trasferimento a Londra, con Emery invece ha stretto un forte legame che gli ha permesso di esprimersi al meglio nel campionato più difficile del mondo ma adesso, con Arteta seduto sulla panchina dei Gunners, forte anche della fascia da capitano, ha trovato una maturità che a 30 anni compiuti esprime alla perfezione il connubio tra uno striker e un leader dal punto di vista tattico. Oltre alle qualità tecniche e tattiche però, va sottolineato come la presenza di Pierre sia tra le più popolari e gradite nello spogliatoio di London Colney: scherza sempre, ride, si allena a mille e ciò non fa altro che rafforzare i legami con gli altri giocatori (in particolare con Lacazette, Guendouzi e Mustafi ha stretto una grande amicizia anche fuori dal campo).
Cambiano gli interpreti, cambiano gli scenari e gli allenatori, ma la freddezza di Aubameyang nel segnare reti rimane senza eguali, senza paragoni.
Per voi ho quindi scelto i 5 gol che meglio descrivono il bomber gabonese nato a Laval, in Francia.
1. Arsenal – Watford 3-0 (il gol del 2-0) 2017/18 Mkhitaryan conduce il contropiede dei Gunners, la difesa del Watford nei pressi della trequarti si allinea molto piatta, lasciando così lo spazio per i tagli degli attaccanti. Iwobi taglia da sinistra verso il centro, Auba taglia da destra. L’Armeno scegli PEA14, naturalmente: attacco degli spazi con perfetto tempismo. Solo davanti al portiere Gomes, con un semplice controllo direzionato lo salta e appoggia in rete. L’Emirates esulta alzando le mani al cielo, lui con il solito “flip-flap”. Sarà il primo di una lunga serie.

2. Cardiff – Arsenal 2-3 (gol del 1-2) 2018/19 Siamo in parità. È solamente la 4ª partita di Premier League sotto la guida di Unai Emery e al Cardiff City Stadium va in atto al 60º un altro masterpiece di Pierre Emerick Aubameyang. Questa volta Ozil da il via all’azione. Il tedesco trova Lacazette tra le linee: qui il francese, pressato da Ecuele Manga, decide di servire subito Auba con un colpo di tacco che lo libera dalla pressione e apre il campo al numero 14. Controllo direzionato (all’altezza dei 25 metri), finta di tiro, e piattone ad effetto che va a morire sul secondo palo. Imparabile per Etheridge. Colpisce di questo gol l’immediatezza con cui Pierre si coordina e la precisione del destro a giro. Che gol! Ps: una rete simile andò in porto anche contro gli Spurs, nel North London Derby.

3. Arsenal – Burnley 2-1 (gol del 2-1) 2019/20 Ancora un gol decisivo. Ma qui parliamo del nuovo Aubameyang, un giocatore che non ricopre più (con Arteta) il ruolo di striker, di attaccante centrale, ma che svaria su tutto il fronte sinistro del campo, che parte largo per accentrarsi. Questo gol racchiude questo. Percussione, dribbling e tiro potente, che prende in controtempo Pope.

4. Arsenal – Tottenham 2-2 (gol del 2-2) 2019/20 Il movimento. Il taglio. La zampata. In questa rete nel NLD di questa stagione all’Emirates Aubameyang parte leggermente largo, in attesa che Guendouzi alzi la testa per servire un cross al centro dalla trequarti. Come vede partire il traversone, scatta alle spalle di Vertonghen e con una zampata precisa appoggia in gol con Lloris sorpreso. Di rapina.

5. Arsenal – Everton 3-2 (gol del 2-1) 2019/20 Il primo dei due gol nella vittoria contro i Toffees. Da tutte le visuali ho apprezzato questo gol. Dal filtrante intelligente di Luiz, al taglio magistrale e all’attacco della profondità di PEA. Sidibé viene battuto in velocità da Pierre, che inizia lo scatto appena David alza la testa per servire l’assist in verticale. Per l’attaccante è poi un gioco da ragazzi battere Pickford in uno contro uno. Magistrale.
