
Dare retta a Francis Cagigao. Sempre.
Se la persona che ti ha consigliato di mettere sotto contratto Cesc Fàbregas, Robin van Persie, Héctor Bellerin e Gabriel Martinelli ti dice di non spendere una somma enorme per un determinato giocatore, non farlo.
Siccome però le statistiche dicevano che il tedesco era un ottimo difensore, ci siamo fatti fregare.
Shkodran Mustafi non è certo il bidone clamoroso che abbiamo visto in azione tra la fine del 2018 e l’inizio del 2020, tuttavia non è nemmeno così forte da giustificare l’investimento fatto dal Club, che ha sborsato 41 milioni di euro per acquistarlo dal Valencia.
Il tedesco ex-Sampdoria è il settimo acquisto più costoso della storia del Club e tra i difensori più pagati della storia, accanto a Thiago Silva e Leonardo Bonucci.
Nonostante i buoni inizi e la striscia d’imbattibilità che è coincisa con il suo ingresso in squadra, il tedesco non ha mai trasmesso sensazioni positive né la sicurezza necessaria a diventare una colonna portante del reparto, già di per sé troppo traballante.
Non voglio accanirmi contro un giocatore che non ha mai fatto mancare impegno e professionalità ma sembra peccare di qualità nei fondamentali e soprattutto a livello mentale, il che rende impossibile una sua permanenza in un Club che si ritiene di alto rango come il nostro.
Troppo spesso indietreggia anziché affrontare l’avversario e troppo spesso perde di vista il proprio uomo, facendosi attrarre dal pallone; questi cali di concentrazione sfociano quasi sempre in un gol incassato o in un fallo commesso – magari in area di rigore, e costano quindi carissimo ad una squadra che fatica già abbastanza in fase difensiva.
Ciò che meno mi piace di Shkodran Mustafi, tuttavia, è la reazione tipica ad un errore: grida, sbraccia e punta il dito contro un compagno di squadra o contro la terna arbitrale, sperando in un’improbabile chiamata favorevole.
Riguardatevi l’impietosa compilation con tutti gli errori del tedesco e in particolare i gol incassati da Zaha del Crystal Palace o da Long del Southampton, due esempi perfetti di come il tedesco rifiuti categoricamente di prendersi la benché minima responsabilità, arrivando a negare l’evidenza.
L’errore è parte del gioco e colpisce tutti i difensori, con più o meno frequenza; la cosa più importante è la reazione a tali errori e quella tipica di Shkodran Mustafi, per quanto mi riguarda, è inaccettabile.
Va detto che Shkodran Mustafi è apparso più sereno da quando Mikel Arteta è approdato sulla nostra panchina e che le sue prestazioni sono migliorate sensibilmente ma temo che il tempo per lui sia scaduto, perché l’estate che sta per arrivare obbliga il Club a vendere o rinnovare, data la scadenza del contratto nel 2021.
Per quanto fatto vedere in quasi 4 anni e dato lo stipendio che attualmente percepisce il tedesco, a mio avviso il rinnovo non è un’opzione.