Dopo il pesante 0-3 subìto a casa del Manchester City, siamo pronti ad una nuova trasferta, sulla carta più abbordabile, all’AMEX Stadium di Brighton dove ci attendono Graham Potter e i suoi; ancora fermi dallo stop imposto dall’epidemia di Covid-19, i seagulls attendono con impazienza il gran debutto, mentre noi avremo – mi auguro – una gran voglia di rivalsa dopo la débacle di mercoledì sera.
L’AVVERSARIO
Come detto, il Brighton è fermo dal 7 marzo, quando hanno pareggiato per 0-0 contro il Wolves, in trasferta; attualmente quindicesimi con un vantaggio di appena due punti sulla zona retrocessione, Glenn Murray e compagni non hanno vinto una sola partita dall’inizio dell’anno solare ma hanno raccolto sei pareggi in nove partite, perdendo solo contro Chelsea, Everton e Bournemouth.
A livello tattico, il Brighton dovrebbe proporre il 4-3-3 tanto caro all’allenatore ex-Östersun e Swansea, con il portiere Mat Ryan, il difensore Lewis Dunk, il centrocampista Aaron Mooy e l’attaccante Neal Maupay a comporre la spina dorsale della squadra.
Già vincitori all’Emirates Stadium durante il girone di andata, prima sfortunata partita casalinga di Freddie Ljungberg da allenatore, i seagulls saranno un avversario ostico ma resta da vedere come reagiranno alla prima partita vera dopo oltre cento giorni di stop – un’incognita che noi abbiamo già affrontato mercoledì sera.
CASA ARSENAL
Tengono banco i casi che riguardano David Luiz e Mesut Özil, protagonisti loro malgrado della rassegna stampa post-Manchester City: il tedesco è ormai un oggetto misterioso, la ciliegina di una torta che non esiste nemmeno, mentre il brasiliano, squalificato in seguito all’espulsione, potrebbe aver giocato l’ultima partita con la maglia dell’Arsenal. Un altro che rischia di aver concluso il suo percorso all’Arsenal è Pablo Marí, infortunatosi seriamente ai legamenti della caviglia all’Etihad Stadium e indisponibile per il resto della stagione.
Attualmente in prestito dal Flamengo, non è ancora chiaro se il diritto di riscatto verrà esercitato oppure no dall’Arsenal, in tempi di ristrettezze economiche.
Mikel Arteta ha detto che staff e giocatori non vedono l’ora di tornare in campo per prendersi una rivincita dopo la sconfitta dell’altra sera, resta da capire però quale sarà la condizione fisica di quelli che hanno giocato i 101 minuti contro gli uomini di Pep Guardiola.
LA FORMAZIONE
Tra infortuni, squalifiche e impegni ravvicinati, all’AMEX Stadium di Brighton potremmo vedere molti cambi rispetto alla formazione titolare di mercoledì sera: fuori sicuramente Granit Xhaka, David Luiz e Pablo Marí, oltre a Sokratis, Calum Chambers e Lucas Torreira.
Il problema principale di Mikel Arteta sarà quello di imbastire una linea difensiva almeno presentabile, con Rob Holding favorito su Kieran Tierney per un posto accanto a Shkodran Mustafi, mentre per il resto della formazione a fare la differenza saranno le gambe, più che le qualità individuali.
Possibile turno di riposo per Bukayo Saka, impalpabile contro il Manchester City, mentre Eddie Nketiah e Joe Willock dovrebbero conservare il posto da titolari a discapito di Alexandre Lacazette e Mesut Özil, rispettivamente.
Intoccabili Bernd Leno, Héctor Bellerín e Pierre-Emerick Aubameyang, come da copione.
Questi i possibili XI che scenderanno in campo all’AMEX Stadium questo pomeriggio: Leno, Bellerín, Mustafi, Holding, Tierney, Ceballos, Guendouzi, Willock, Nelson, Aubameyang, Nketiah.
A disposizione: Martínez, Ballard, Kolašinac, Maitland-Niles, Özil, Saka, Pépé, Martinelli, Lacazette.