1-4-7. Non giocateveli al casinò, non sono proprio numeri fortunati.
Si tratta infatti delle date delle prossime tre partite, due in casa ed una in trasferta: domani, 1° luglio, inizia un trittico di gare decisive per conoscere il vero livello di questa squadra, fisico, mentale e tecnico.
La prima partita è quella sulla carta più semplice, all’Emirates Stadium contro il Norwich, poi arriveranno la trasferta proibitiva a casa dei Wolves di Nuno Espírito Santo ed infine la venuta a Islington del Leicester City (Covid-19 permettendo), in piena lotta per un posto nella prossima Champions League.
Per quanto le nostre ambizioni europee siano attaccate ad un filo sottilissimo, le prossime tre partite serviranno a capire quanto vale la rosa a disposizione di Mikel Arteta, dall’intoccabile Pierre-Emerick Aubameyang fino al meno utilizzato dei comprimari – giovanissimi inclusi.
Con tre partite in sette giorni e quattro giocatori che hanno già dato forfait per il resto della stagione, Mikel Arteta avrà bisogno di ogni singolo elemento, nessuno escluso: ci sarà bisogno del ribelle Mattéo Guendouzi, ci sarà bisogno dell’inaffidabile Mesut Özil e della miglior versione possibile dei lungodegenti Lucas Torreira e Cédric Soares, entrambi di nuovo a disposizione dopo i rispettivi infortuni.
Affinché questa settimana di fuoco sia quantomeno accettabile, ogni singolo giocatore dovrà saper mettere da parte il proprio ego e lavorare al massimo per la squadra, lasciando sul campo tutte le energie e la determinazione a disposizione.
Basterebbe che tutti prendessero esempio di Kieran Tierney, il migliore dei nostri nella vittoria a casa dello Sheffield United: grinta, corsa, concentrazione e dedizione assolute, nonostante i crampi della partita precedente e la mancanza di ritmo partita, dovuta ai recenti problemi alla spalla.
Dopo aver giocato come terzo centrale difensivo contro il Southampton, lo scozzese non ha fatto una piega quando gli è stato chiesto di giocare da tornante e ha dato il massimo, da professionista esemplare: il resto della squadra dovrà fare altrettanto almeno nelle prossime tre partite e fornire la miglior prestazione possibile in qualsiasi ruolo e formazione Mikel Arteta abbia previsto.
Non è un concetto troppo astratto e dovrebbe essere il pane quotidiano per qualsiasi calciatore, tuttavia il passato recentissimo ci ha dimostrato come altri elementi della squadra, come Ainsley Maitland-Niles o Mesut Özil, giusto per non fare nomi, non sembrassero particolarmente inclini a soddisfare le richieste dell’allenatore.
Da quanto traspare ormai da qualche mese, Mikel Arteta sembra intollerante a qualsiasi forma di egoismo, quindi in tanti si giocano il proprio futuro, la settimana prossima: la situazione d’emergenza ci dimostrerà senza appello su quali giocatori possiamo contare e quali invece dovranno prendere una strada diversa, per il bene di tutti.
Già privi di Bernd Leno, Pablo Marí, Calum Chambers e Gabriel Martinelli, non possiamo permetterci altre assenze.
Chiunque sia scelto e qualsiasi sia il ruolo, l’imperativo è dimostrare di tenere a questa maglia e a questo Club.