Eddie Nketiah, squalificato, salterà le prossime tre partite.

Sulla carta, la notizia non dovrebbe esattamente toglierci il sonno ma la realtà odierna dell’Arsenal è ben diversa.

Nello spazio di qualche mese, infatti, Eddie Nketiah è diventato uno degli attaccanti di riferimento per Mikel Arteta, che spesso lo ha preferito al più quotato Alexandre Lacazette; il francese, incapace di garantire continuità di rendimento, non è il più un titolare indiscusso e continua a non convincere – alternando buoni momenti ad errori imperdonabili.

Se il suo contributo durante la trasferta a casa dei Wolves è stato decisivo, l’errore sotto porta contro il Leicester è risultato fatale, in un via vai di belle giocate e sbagli grossolani; al di là dell’aspetto tecnico, tuttavia, sono le difficoltà fisiche a pesare di più nella valutazione di Alexandre Lacazette, che tende a spegnersi dopo un’ora di gioco e non è in grado di garantire il pressing e la mobilità che offrono invece i suoi compagni di squadra.

La mia personalissima impressione è che Alexandre Lacazette sia un’ottima carta da giocarsi a partita in corso, un elemento che può spostare gli equilibri negli ultimi 30 minuti e fare la differenza attorno e dentro l’area di rigore, quando i ritmi sono più blandi; in tutta onestà e brutalità, non credo sia più il giocatore che era un paio d’anni fa e dovremmo quindi guardare oltre per il ruolo di titolare.

La squalifica di Eddie Nketiah, però, rimescola tutte le carte: che scelte opererà Mikel Arteta?

Le opzioni sono tre: confermare Alexandre Lacazette, spostare Pierre-Emerick Aubameyang al centro oppure affidarsi ad un altro giovanissimo, Folarin Balogun, che ha fatto sfracelli nelle giovanili.

Quest’ultima opzione sembra la più remota, anche perché il ragazzo tentenna con il rinnovo del contratto, ma Mikel Arteta non sembra aver paura di affidarsi ai ragazzini quindi non si può escludere nulla.
L’ipotesi più affascinante, per quanto mi riguarda, resta un tridente composto da Nicolas Pépé a destra, Bukayo Saka a sinistra e Pierre-Emerick al centro, dove potrebbe avere un impatto ancora più decisivo rispetto al suo abituale ruolo di ala sinistra.

Tuttavia, quella più probabile sembra essere la conferma di Alexandre Lacazette, almeno per la prossima partita: essendo l’unico tra i nostri attaccanti capace di giocare spalle alla porta ed essendo il Tottenham di Mourinho una squadra che gioca con un blocco difensivo piuttosto basso, il francese potrebbe essere il punto di riferimento offensivo che serve alla squadra in un contesto come quello che ci attende al Tottenham Hotspur Stadium.

In altri scenari, tuttavia, la situazione potrebbe essere molto più complicata per l’attaccante cresciuto nel vivaio del Lione, la cui posizione resta in bilico.

A dispetto delle parole di Mikel Arteta subito dopo la vittoria contro i Wolves, Alexandre Lacazette sembra tra i maggiori indiziati per una cessione durante la prossima sessione di mercato, assieme a Mattéo Guendouzi e Sokratis, quindi l’allenatore potrebbe prediligere una formazione senza il francese al centro dell’attacco.

Mikel Arteta potrebbe scegliere di avere più mobilità, più energia e più imprevedibilità, sacrificando le qualità tecniche di Alexandre Lacazette per far posto a Bukayo Saka o Gabriel Martinelli sulla sinistra e accentrare Pierre-Emerick Aubameyang.

Così fosse, la partita di domenica sarebbe un ultimo, disperato appello per ritrovare l’Alexandre Lacazette che tutti noi vogliamo rivedere.

@ClockEndItalia

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