William Saliba, Willian, Gabriel Magalhães, Dani Ceballos.

Due acquisti nuovi di zecca, un cavallo di rientro dal prestito e un giocatore acquistato l’anno scorso ma lasciato a maturare nel suo Club d’origine, e nessuno di loro sarà titolare in occasione della partita d’esordio della Premier League 2020/21.

Delle quattro facce nuove messe a disposizione di Mikel Arteta, l’unico che potrebbe avere un ruolo da protagonista contro il Fulham è quello che sembrava dovesse fare subito le valigie, tanto da non essere nemmeno considerato come una faccia nuova: Mohamed Elneny.

L’egiziano, di rientro dal prestito dal Besiktas, si è ritrovato a disputare il Community Shield contro il Liverpool da titolare e sembra destinato ad affiancare Granit Xhaka anche a Craven Cottage, sabato pomeriggio.

Con Lucas Torreira in attesa di saperne di più sul proprio avvenire, Dani Ceballos appena rientrato dalla Spagna e Mattéo Guendouzi ancora in naftalina, l’unica opzione rimasta a disposizione di Mikel Arteta è Mohamed Elneny, l’uomo dal sorriso perenne e dalle prestazioni costanti: quasi mai eccellente, raramente disastroso.

Un onesto operaio del centrocampo, diligente nella copertura del campo e prudente nella distribuzione del pallone, che non infiamma i sogni dei tifosi ma almeno risparmia qualche infarto ai propri allenatori, non prendendo mai rischi.

L’amichevole top-secret contro l’Aston Villa, persa per 3-2 nonostante una doppietta di Pierre-Emerick Aubameyang, ha permesso a svariati giocatori – tra cui il redivivo Mesut Özil – di mettere minuti nelle gambe, tuttavia è difficile immaginare che sabato, contro il Fulham, Mikel Arteta possa mandare in campo una formazione diversa dal rodato 3-4-3. Per quanto mi riguarda, lo schieramento non è assolutamente un problema e sono contento che lo spagnolo voglia continuare con questa formazione ibrida e molto fluida, che può diventare un 4-3-3 quando attacchiamo e un 5-4-1 in fase di non possesso palla, tuttavia è difficile entusiasmarsi all’idea che sabato il nostro centrocampo sarà composto dalla coppia meno dinamica della Premier League, presente e passata, e soprattutto che non sia ancora stato raggiunto l’equilibrio indispensabile per poter mettere in campo altri giocatori tecnici come Bukayo Saka, Willian o lo stesso Mesut Özil.

La sensazione più ricorrente è che ci sia molto potenziale offensivo in questa squadra ma che, per ragioni di mera qualità dell’organico sia a centrocampo che in difesa, non possa essere sfruttato; la frustrazione è tanta per chi, come noi, sogna di poter tornare ad essere la squadra creativa e spettacolare di qualche anno fa.

Purtroppo i vari Mohamed Elneny di questo mondo non potranno mai aiutarci a ritrovare lo splendore di un tempo, anche se chiaramente la colpa non è loro e nello specifico ancor meno del centrocampista egiziano ma di anni di pianificazione sbagliata – per la quale oggi paghiamo un prezzo altissimo.

La buona notizia è che il vento è cambiato e che il Club stia lentamente tornando sulla strada giusta, come dimostrato sia in campo che sul mercato: con gli arrivi di William Saliba e Gabriel Magalhães abbiamo rinforzato, ringiovanito e modernizzato la difesa, risolvendo problemi che ci siamo portati dietro per un paio di lustri, mentre per il centrocampo la caccia ad un giocatore di altissimi profilo continua.

Anche se oggi siamo costretti a vedere i Mohamed Elneny (o Rob Holding, o Calum Chambers…), l’impressione è che domani – o dopodomani, forse – vedremo gli Houssem Aouar.

Non ci resta che aspettare…

@ClockEndItalia

Un pensiero su “

  1. L'erba del vicino è sempre più verde! In mezzo al campo non perdere il possesso è fondamentale, pressare gli avversari, coprire i compagni e recuperare palla anche. Essere coscienti di ciò che si è non facendo ciò che non si sarà mai è sinonimo di grande intelligenza. Elneny, oltre al sorriso che non fa male a nessuno anzi porta allegria, dimostra questo e la partita con il Liverpool (anche se \”calcio d'agosto\” ma pur sempre contro Fabinho, Milner e Wynaldum) ne è stata solo la conferma. Prima di investire tante sterline su nomi del momento o su calciatori più in vista valuterei attentamente l'effettiva differenza che potrebbe esserci.

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