Dateci soldi e pieni poteri, ci prenderemo cura di voi.

In breve, il messaggio contenuto nel Project Big Picture è questo.

Spinto da Manchester United, Liverpool e dalla English Football League, presieduta da Rick Parry, questo progetto è stato lanciato al fine di proteggere le leghe minori e i Club che più di tutti hanno sofferto e stanno soffrendo a causa delle ricadute economiche derivanti dalla pandemia di coronavirus, tuttavia la deriva autoritaria è ben visibile e davvero spaventosa.

Dietro al paravento del 25% dei guadagni generate dalla Premier League redistribuite in Football League, contro il 4% attuale, e alla creazione di un fondo d’emergenza di 450 milioni di sterline destinato ai Club di EFL si celano la riduzione del campionato da 20 a 18 squadre, la cancellazione di Community Shield e League Cup, l’introduzione dei playout tra la terzultima di Premier League e la terza, quarta e quinta di Championship ma soprattutto il diritto di voto limitato a 9 Club fondatori, rispetto ai 20 Club partecipanti alla Premier League.

Oggi, tutti i Club di Premier League hanno eguale diritto di voto in materia di cambi al regolamento, approvazione di eventuali cambi di proprietà e ridistribuzione dei soldi dei diritti TV, con una maggioranza di 14 voti necessaria per ratificare qualsiasi decisione, mentre domani saranno solo 9 i Club autorizzati ad esprimersi e la maggioranza sarà fissata a 6 voti.

I 9 Club fondatori sono Manchester United, Liverpool, Tottenham, Manchester City, Chelsea, Arsenal, Everton, Southampton e West Ham, con una netta maggioranza per i big-6, che sostanzialmente fare tutto quello che vogliono, senza limiti.

Cosa potranno fare i restanti 3 Club, se gli altri 6 decidono di stravolgere il sistema di spartizione dei diritti TV? Come potranno opporsi ad una riforma che preveda di cancellare le retrocessioni e decidere in maniera arbitraria chi farà parte del campionato e chi no?

Quei miseri 3 voti, messi lì per tappare alla bell\’e meglio la puzza di corruzione e avidità che emette questo Project Big Picture, si dimostreranno completamente inutili oppure, scenario ancora peggiore, saranno messi all’asta qualora i big-6non siano d’accordo circa una specifica proposta.

Per quanto questo Project Big Picture possa sembrare morto ancora prima di nascere, con la Premier League e il governo britannico fermamente a sfavore, rischia di aprire la breccia che porterebbe alla European Super League che continua a tornare di moda, ciclicamente, da oltre vent’anni.

Non appena la Premier League farà muro a questa riforma, infatti, Manchester United, Liverpool, Tottenham e gli altri top-6 che voterebbero a favore di questo Project Big Picture andrebbero direttamente in Europa, verso gli altri Club sparsi per il continente che esigono più potere e più soldi dalle rispettive federazioni, e darebbero il via alla fine del calcio come lo conosciamo oggi.

Mi auguro che l’Arsenal, nonostante lo status di Club fondatore di un’eventuale nuova lega, si opponga a questo progetto e si opponga, sempre a comunque, ad un’eventuale European Super League.

Il calcio dei ricchi è dietro l’angolo.

@ClockEndItalia

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