Dovevamo vincere e lo abbiamo fatto, anche se abbiamo sudato più del necessario.
AINSLEY MAITLAND-NILES
JOE WILLOCK
Joe Willock è un centrocampista vecchio stampo eppure estremamente moderno, per come sa giocare tra le linee: non parlo solo dello spazio tra il centrocampo e l’attacco ma anche quello tra la zona centrale e quelle laterali, dove spesso riesce a trovare angoli di passaggio perfetti.
Joe Willock è il dinamismo che manca al nostro centrocampo monodimensionale, la variabile impazzita che porta scompenso nei ranghi avversari e apre linee di passaggio o di tiro che non esistevano.
La sua intesa con Nicolas Pépé, ieri sera, è stata sensazionale: era lui a venire incontro all’ivoriano e permettergli di abbandonare quella maledetta linea laterale per accentrarsi, verso zone dove il suo sinistro può far male; era lui ad offrire triangolazioni e passaggi in profondità, grazie a movimenti perfetti, ed è stato lui a seguire l’incursione dell’ex giocatore del Lille e raccogliere il pallone in area, prima di concludere in maniera eccezionale.
A questo Arsenal servono il dinamismo e l’anarchia di Joe Willock, però a Joe Willock servono continuità e maggiore cattiveria: ieri sera avrebbe dovuto segnare un altro gol, dopo aver lasciato sul posto due difensori nell’area piccola, ma si è fermato ad ammirarsi anziché concludere – e ha perso l’attimo.
REISS NELSON
Voglio di più, da Reiss Nelson: voglio più intraprendenza, più coraggio, più cattiveria.
Ha i numeri per essere un’ottima carta da utilizzare a partita in corsa e dovrebbe rappresentare una minaccia ben più reale per Nicolas Pépé e Willian, tutt\’altro che irresistibili, ma Reiss Nelson continua a restare ai margini, a giocare sporadicamente.
È un passo molto difficile da compiere, un gradino sul quale sono scivolati tanti altre giovani promesse prima di lui.
EDDIE NKETIAH
È salito alla ribalta con una doppietta in Carling Cup contro il Norwich e poi ha continuato a fare quello che sa fare meglio: segnare.
Mi è capitato più volte di pensare che Eddie Nketiah sa “solo” fare gol, salvo poi correggermi perché saper fare gol è un’arte difficile da insegnare, spesso è un istinto.
Ieri sera Eddie Nketiah si è procurato due occasioni da gol nitide e ne ha trasformata una, aprendo le marcature; guarda caso, in entrambe le occasioni si trovava esattamente dov’è finito il pallone, là dove doveva essere.
Impossibile non pensare alle occasioni mancate da Alexandre Lacazette nelle ultime settimane, alcune delle quali ci sono costate punti importanti, e non chiedersi: se ci fosse stato Eddie, al suo posto?
FOLARIN BALOGUN
Mi sbaglierò ma questo attaccante potrebbe bruciare le tappe e fare male alla concorrenza, perché appare già molto più sviluppato di tanti coetanei e non sembra per niente fuori posto, tra i grandi.
Resta da scogliere il nodo del contratto, in scadenza l’estate prossima, ma se Mikel Arteta l’ha mandato in campo deve aver avuto qualche rassicurazione in merito.
BUKAYO SAKA
Terzino, tornante, ala, centrocampista, a sinistra come a destra, il gioiello più luccicante di Hale End è un punto fermo per Mikel Arteta e ha già debuttato con la nazionale maggiore.
Resta da vedere quale diventerà la sua posizione definitiva ma la sua presenza nell’XI titolare non è più in dubbio; credo che da grande farà il centrocampista, quello che riceve palla e in un decimo di secondo si è già girato ed è al limite dell’area, mentre l’avversario lo rincorre in evidente affanno, ma potrebbe essere un’ala vera e propria o perfino un tornante, tanto è bravo e intelligente.
Bukayo Saka è il nostro Ansu Fati, il nostro Jadon Sancho, il nostro talento precoce che non ha tempo di aspettare di crescere, talmente è superiore ai coetanei.
GABRIEL MARTINELLI
Velocità, forza e soprattutto una ferocia fuori dal normale, della quale farebbero bene a prendere appunti sia Ainsley Maitland-Niles che Reiss Nelson, che lo hanno portato a mettere a segno 10 gol nella sua stagione d’esordio in Inghilterra, in provenienza dalla quarta divisione brasiliana.
Il suo rientro è previsto per l’inizio dell’anno nuovo, però servirà tempo per vederlo di nuovo al meglio quindi vi prego, vi prego non saliamo subito alle conclusioni.
Sperando che non perda la velocità che gli abbiamo visto sfoderare a Stamford Bridge, è destinato a farci divertire e a spaccare in due le difese avversarie – travolte dalla sua potenza e dalla sua determinazione.
EMILE SMITH-ROWE
Corsa, dribbling, cambi di direzione, un gran senso del gol e grande freddezza nello scegliere l’ultimo passaggio, Emile Smith-Rowe possiede tutte le qualità del centrocampista moderno e potrebbe diventare un tassello importante in questa squadra.
Se tutto va secondo i piani, lo vedermo in campo contro il Molde e potremo farci un’idea di quanto potrà contribuire alla causa: nella stagione d’esordio ha segnato cinque gol in dieci partite, regalando anche un paio di assist, la speranza è che possa riprendere da dove aveva lasciato.
In un centrocampo tecnicamente povero, i suoi piedi e la sua visione di gioco sono i benvenuti e ci permetterebbero di fare un bel salto nel passato, quando il palleggio era il nostro forte e gli avversari correvano a vuoto.
WILLIAM SALIBA
Il difensore 19enne è già considerato tra i migliori giovani difensori in circolazione ed è un candidato credibile per raccogliere il testimone da David Luiz, trovando posto accanto a Gabriel.
Stiamo ancora aspettando di vederlo giocare, con Mikel Arteta e il Club particolarmente cauti nel gestirlo, ma ormai sembra solo una questione di tempo prima che Wilo possa finalmente farci vedere di che pasta è fatto.
Già incredibilmente più maturo della maggior parte dei coetanei, dovrà imparare a gestire i ritmi della Premier League e l’aggressività degli avversari, oltre al fatto di accumulare una cinquantina di partite a stagione; per quanto mi riguarda, gli concedo volentieri il primo anno per ambientarsi ed adattarsi, dopodiché sono certo che vedremo un ottimo difensore.
Eccoli qui, i nostri 9 pischelli in attesa di diventare colonne dell’Arsenal: la maggior parte di loro la perderemo per strada, purtroppo, ma sono ottimista circa tre di loro.
Quali? Provate ad indovinare…