Oops!…We Did It Again … but we are Stronger than yesterday – Giuro, la mia non vuole essere un’operazione nostalgia, permettetemi soltanto di prendere in prestito i titoli di due successi di Britney per potervi dire che la musica sta cambiando.

No, la vittoria non è arrivata e come al solito l’abbiamo buttata al vento noi. Ma provate per un attimo a dimenticare la sfortunata deviazione di Wubben-Moy, impeccabile fino a quel momento. L’Arsenal visto contro il Chelsea non è neanche un lontano parente di quello uscito sconfitto dal Leigh Sports Village una settimana fa. La pressione ed i continui falli di Cuthbert e Ji So-Yun non hanno minimamente avuto effetto sul trio di centrocampo Little-Wälti-Roord esattamente come non è bastata la fama di goleador di Harder ed England per superare il muro Maier-Williamson-Wubben-Moy-McCabe. Un Arsenal attento, preciso, e bravo nel scegliere gli spazi ed momenti più giusti per colpire l’avversario.

Era da tanto che non vedevo la squadra di Montemurro affrontare con una tale determinazione un big match.

Non lasciatevi ingannare dal risultato e dal modo in cui è maturato. Non sempre il finale di è quello sperato ma non per questo la storia è meno coinvolgente. E non è vero che tutti gli eroi sono senza macchia e senza paura. Le macchie sono lì per ricordarci che gli errori del passato si possono superare, come la paura. E l’Arsenal contro il Chelsea paura non ne ha avuta.

COS’È SUCCESSO – MATCH REVIEW

Come prevedibile, l’importanza della partita si fa sentire. Il centrocampo è teatro di vere e proprie battaglie a cui portieri ed attaccanti assistono inermi. Risultato: Primi 45’ di studio, fisicità e rari tentativi offensivi che mai si concludono in una vera e propria azione da goal. Unica eccezione è l’azione di Caitlin Foord che poco prima dello scadere approfitta di una disattenzione della difesa ospite e dalla distanza calcia a colpo sicuro. Il pallone rimbalza due volte sulla traversa e purtroppo non entra.

Ad inizio secondo tempo Emma Hayes gioca la carta Sam Kerr che va a completare il tridente con England e Harder ma l’ingresso dell’australiana non spaventa la squadra di Montemurro che non solo annulla ogni tentativo di attacco delle avversarie ma inizia anche a prendere il comando della partita. La tattica dell’Arsenal è semplice, combattere a centrocampo utilizzando Wälti come esca per poi colpire sulle fasce sfruttando la velocità di McCabe, Foord e Mead.

All’86’ Miedema  supera con astuzia Bright, che resta in campo nonostante un problema fisico, crossa in area e Mead manda la palla in rete. La stupenda scivolata di McCabe che blocca la corsa di Kerr verso la porta, Williamson portiere aggiunto intercetta di prima di testa e poi di piede due tiri velenosi che avrebbero messo in difficoltà Zinsberger… l’Arsenal prova a difendere il vantaggio in ogni modo. 

In pieno recupero Wubben-Moy devia il cross di Harder, il pallone scavalca Zinsberger e finisce in fondo alla rete. La vittoria svanisce e con essa il ritorno in testa alla classifica.

GAME-STATS-MATCH – LE STATISTICHE

DOPO PARTITA – WHAT’S NEXT

Quest’annata così strana, così assurda e, diciamocelo, così schifosa non ci ha risparmiato neanche dalla piaga delle Nazionali. Nuovo stop per la WSL che tornerà il 6 dicembre con Arsenal vs il Birmingham City. Prima però c’è una qualificazione da centrare.
Continental Cup, fase a gironi, terza giornata. Mercoledì sera a Meadow Park andrà in scena l’ennesimo North London Derby della stagione. La classifica parla chiaro e sperare in un passo falso del Chelsea primo in classifica è inutile, per passare al turno successivo è necessario vincere e risultare tra le due migliori seconde.

 @MartiGunner

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