No, non è stato il gatto, camminando sulla tastiera del mio portatile.
L’ungherese, uno dei talenti più cristallini dell’intero panorama europeo, ha una clausola rescissoria decisamente bassa in un mercato folle come quello di questi ultimi anni – pre Covid-19, intendo – e il suo allenatore non ha usato giri di parole, quando interrogato sulla faccenda: “sarei sorpreso se fosse ancora con noi dopo l’inverno”.
20 anni, 186 centimetri e una chiara predilezione per i mezzi spazi tra il centro del campo e la fascia sinistra, Szoboszlai quest’anno ha deciso di passare alla marcia superiore e sta sfornando numeri da fenomeno: due gol in tre partite in Champions League (dopo averne segnati altrettanti tra andata e ritorno dei preliminari), un gol e sei assist in sette partite di campionato, a conferma che l’Austria comincia a stargli stretta.
Non sono qui a parlarvi di un colpo di mercato già portato a casa, nemmeno di una trattativa avanzata: quel che mi interessa è che i contatti con il Salisburgo e con il giocatore stesso sono concreti e confermano come l’Arsenal si stia muovendo per aggiungere qualità alla propria rosa.
Non voglio spezzare il cuore a nessuno ma la corsia preferenziale che unisce Lipsia e Salisburgo fa del Red Bull Leipzig la destinazione più probabile per Szoboszlai, quindi non è il momento di farsi illusioni. Accontentiamoci di sapere che i Kroenke, Edu e Mikel Arteta hanno la ferma intenzione di aggiungere tecnica, fantasia e creatività ad una delle rose dell’Arsenal più povere che io ricordi; in estate la pista più calda portava a Houssem Aouar, centrocampista del Lione che GUARDA CASO predilige giocare nei mezzi spazi tra il centro del campo e la fascia sinistra, e che sembrava ad un passo dal vestire la nostra maglia, prima che una brutta storia di procuratori arraffoni mandasse tutto all’aria.
L’ungherese era considerato un’alternativa al francese, che era l’obiettivo numero uno, quindi nella notizia di una trattativa in corso tra l’Arsenal, il Red Bull Salisburgo e Dominik Szoboszlai vedo una continuità che mi rassicura, una coerenza che mi fa pensare che ci sia un piano per rinforzare la squadra.
Abbiamo un bisogno latente di piedi buoni e coraggio sulla trequarti, mi piace vedere che oltre che per noi tifosi, la cosa è chiara anche per Mikel Arteta e il Club.
Inoltre, non stiamo rincorrendo semplicemente un centrocampista con qualità offensive, stiamo cercando un giocatore capace di occupare quella zolla di terreno che, nella mia testa, farà da tramite tra Bukayo Saka e Pierre-Emerick Aubameyang, permettendo al primo di spingere sulla fascia e al secondo di accentrarsi più spesso, grazie all’appoggio di un centrocampista capace di trattare bene il pallone là dove gli spazi e i tempi sono ristretti.
Quel giocatore, chiunque esso sia, sarebbe manna dal cielo in quella triste steppa che è oggi la nostra trequarti, dove passano pochi palloni e ancor meno giocatori; grazie a lui, il pallone potrebbe tornare a circolare liberamente nelle zone più interessanti e trasformare la steppa in una meravigliosa prateria.
C’è un piano!