Non chiamatele Pagelle!
Da DIECI a ZERO racconta i momenti chiave della serata, dando un giudizio ai protagonisti che va ben oltre il rettangolo verde..
La Vittoria – voto 10
Eccola finalmente, dopo 7 inguardabili turni di campionato. Ci mancava dall’1 a 0 con lo United, pervenuto grazie a una grande giocata di Pogba che aveva steso Bellerin in area. Questa vittoria invece è maturata in un gran primo tempo, con grinta, merito e spirito di squadra. Mancava drammaticamente, godiamocela tutta.
Beata Gioventú – voto 9
Qualche minuto prima dell’inizio della partita leggo la formazione e sorrido, le nostre giovani promesse in campo. Ho sempre avuto un debole per le squadre che senza paura schierano ragazzi di 19 e 20 anni e lo fanno in partite come questa, fondamentali. Questo è l’Arsenal che mi piace. L’Arsenal di Smith-Rowe arrivato a 10 anni nell’Academy e titolare questa sera a 20, l’Arsenal di Bukayo Saka che a 19 anni dopo tutta la trafila nelle giovanili potrebbe fare il capitano di questa squadra e risulta sempre tra i migliori. Ma anche Tierney e Martinelli, da poco in squadra ma già importanti e quasi sempre titolari. Se stasera abbiamo portato a casa la vittoria, penso sia soprattutto merito loro.
Il Primo Tempo – voto 8
Solidi, compatti, aggressivi e coraggiosi. C’è voluto un rigore per sbloccare la partita ma era tanto che non vedevamo un primo tempo così. Saranno state le giovani leve, la voglia di rivalsa, la legge dei grandi numeri, non lo so ma sembravamo un’altra squadra rispetto alle ultime 7 partite di campionato. Ci voleva poco è vero, ma rialzarsi da una situazione non era facile. Avanti così.
Bernd Leno – voto 7,5
Quando Pablo Mari ha steso Pulisic in area e Oliver ha indicato il dischetto, oltre ad aver urlato una serie infinita di scurrilità al cielo, ho anche pensato che avremmo drammaticamente subito sia il se- condo che il terzo goal. In pigiama rosso natalizio davanti al televisore, ripetevo come un mantra a Leno: non buttarti, non buttarti, non battezzare un angolo, aspettalo aspettalo…Bravo Bernd che mi hai ascoltato. Grazie di aver salvato la nostra stagione. Il suo sorriso con il pallone in mano è quello di chi l’ha combinata grossa.
Mikel Arteta – voto 6
Lo spagnolo con questa vittoria si toglie un peso bello grosso. Quanto abbiamo dovuto aspettare però questo risultato? Ora il nostro campionato deve intraprendere una nuova strada. Il compito di Mikel è fare in modo che l’entusiasmo di questa prestigiosa vittoria ci porti punti in classifica e morale per il proseguo della stagione. Due dubbi mi affliggono: Quanti punti faremo nelle prossime 6 e decisive partite? I giovani visti in campo stasera cederanno il posto ai veterani?
Le Rimesse Laterali di Bellerín – voto 5
Certo mi piacerebbe mandarlo a ripetizione di rimesse da Thomas Grønnemark ma non si può. Neanche Ghiraldini nella nazionale di Rugby ne sbaglia così tante. Santoddio Hector, ti prego fa qualcosa. Quando ha la palla tra le mani per battere una rimessa, la possibilità che quest’ultima arri- vi a un nostro giocatore rasentano lo zero. Anche i suoi compagni non lo aiutano granchè decidendo di giocare a nascondino. C’è comunque margine di miglioramento il ragazzo è giovane e sulle rimesse si farà, anche se ha le spalle strette.
James – voto 5
Serataccia per il giovane terzino inglese. Oltre alla pettinatura da rivedere (ammetto che i fusilli che gli pendono dalla testa un pò mi fanno invidia) sbaglia tutto quello che poteva sbagliare. Lo ringraziamo perché nel momento giusto si fa saltare come un birillo e stende Tierney. Una serata negativa lo aiuterà nella crescita.
Chelsea – voto 4
Avevo tanta aspettativa per la squadra di Lampard, non ero ancora riuscito a vedere una loro partita. Il progetto di gioco e i risultati che sta ottenendo coi Blues mi sembravano affascinanti e sorprendenti. Felicemente deluso dalla prestazione, rimando il mio vero giudizio al prossimo match per ora, come mi diceva spesso il mio prof. di Matematica, voto 4
Sofferenza Infinita – voto 3
Minuto 84, inizio a scrivere sul mio taccuino “Vittoria voto 10” e la mia penna scivola sulla carta delineando l’inizio di questa rubrica. 53 secondi dopo il VAR concede il gol ad Abraham e mi ritrovo a cancellare con segni rapidi e nervosi la parola vittoria.
– Minuto 90 rigore per il Chelsea. Lancio del taccuino e turpiloquio conseguente.
– Minuto 90+1 Leno para. Sospirone di sollievo e via a rimangiarmi le unghie.
– Minuto 96 Oliver fischia la fine.
Come si fa a soffrire così? Sul 3 a 0 all’84esimo? La verità è che noi tifosi siamo destinati a perpetue tribolazioni continue.