Sosta ai Box

Il conto alla rovescia, il rumore del tappo che vola via dalla bottiglia strategicamente puntata verso il parente più antipatico, gli auguri, i fuochi di artificio…mentre il mondo festeggia l’arrivo del nuovo anno esseri romantici, un po’ sognatori un po’ p*rla conosciuti con il nome di tifosi, siedono su una poltrona con uno sguardo fisso nel vuoto che cela un profondo e nobile pensiero: come sta andando la nostra stagione?

Non tutti sono in grado di comprendere tali sentimenti, ed un briciolo di curiosità, quella forza meravigliosa che manda avanti il mondo, non è minimamente contemplato. “Smettila di vivere nel tuo mondo”, “Pensa alle cose serie” dicono, come se i soldi guadagnati mangiando lenticchie tra il 31 dicembre ed il 1 gennaio fossero più reali.

Eppure in casa Arsenal di cose concrete a cui pensare ce ne sono tante, alcune piacevoli altre meno ma comunque parte integrante di un percorso che ci terrà compagnia fino a maggio.

SEMAFORO VERDE

Una finale persa, il terzo posto in classifica deciso da un algoritmo, la doppia delusione in Champions League ed FA Cup…
Diciamoci la verità, il 2020 di ricordi belli ce ne ha lasciati ben pochi. Ma non tutto è da buttare e, sorpresa delle sorprese, i segnali più incoraggianti arrivano da un campo in cui solitamente siamo poco attivi, il mercato.

Passato un po’ in secondo piano forse anche per via dell’arrivo di Sam Kerr al Chelsea, l’acquisto di Caitlin Foord si è rivelato quella ventata di aria fresca di cui l’Arsenal targato Joe Montemurro aveva disperatamente bisogno. Giocatrice versatile e di grande generosità è spesso la chiave per aprire le difese più ostinate e la partnership con Viv Miedema e chiunque a turno orbiti intorno all’area di rigore avversaria ha già assicurato diversi goal.

La ciliegina sulla torta l’Arsenal la mette in estate rafforzando il reparto difensivo con giocatrici del calibro di Steph Catley (terzino sinistro), Noelle Maritz (terzino destro) e Lydia Williams (portiere) e le giovani Malin Gut e Lotte Wubben-Moy. Il livello di qualità aumenta come aumentano le pedine intercambiabili sullo scacchiere di Montemurro per la gioia di tanti tifosi che da tempo a gran voce chiedono una rosa più folta.

Degni di nota sono anche i cosiddetti “acquisti in casa”.

Una piacevole sorpresa è certamente Jill Roord, che in questa sua seconda stagione in biancorosso sembra aver finalmente trovato il suo ruolo. Montemurro ha puntato su di lei e l’olandese ha ripagato tale fiducia a suon di gol e prestazioni di alto livello tanto da far sedere in panchina un pilastro come Daniëlle van de Donk. Sarà così anche nel 2021? Due leonesse che amano la competizione, la seconda parte di stagione in quella zona di campo si preannuncia scoppiettante.

Conferme e non sorprese sono invece Jordan Nobbs e Katie McCabe due mine vaganti a tutto campo che è sempre un piacere vedere giocare.

Infine una menzione d’onore
la merita Jen Beattie. Ad inizio ottobre le è stato diagnosticato un tumore al seno, tre giorni dopo nonostante i vari trattamenti scende in campo e segna nel 5-0 contro il Brighton. Il gol più bello però Jennifer lo segna fuori dal rettangolo da gioco con un’importante campagna sull’importanza della diagnosi precoce. È proprio vero, non tutti gli eroi indossano un mantello.

SEMAFORO ROSSO

I problemi sono fondamentalmente due, le sfide contro le big e gli infortuni.

Partiamo dal campo. È ormai innegabile che l’Arsenal soffre gli scontri diretti. Chelsea, Manchester City, Manchester United e Paris Saint-Germain, nel corso del 2020 sono ben 8 le sconfitte incassate sia in casa che in trasferta. Decisamente troppe per una squadra che punta ad affermarsi tra le migliori in Inghilterra ed Europa.

A preoccupare è soprattutto l’atteggiamento con cui la squadra scende in campo. Rinunciare alla propria filosofia di gioco per adattarsi all’avversario è il primo passo verso la sconfitta ma questo non sembra ancora ben chiaro nella mente di Montemurro la cui confusione tattica si riflette sulle prestazioni delle giocatrici. Anche le nostre ragazze però hanno le loro colpe. Lo sbagliare passaggi elementari, l’imprecisione sotto porta e la perdita di concentrazione nei decisivi minuti finali, infatti, non sono errori imputabili a chi dirige dalla panchina.

Le altre note dolenti arrivano dall’infermeria dove nuovi infortuni e ricadute sono perennemente all’ordine del giorno. Qualche mese fa è stato annunciato l’avvio di un\’indagine interna per capire cosa non funziona, il responso non è ancora arrivato ma l’augurio è che si possa far finalmente luce su questo mistero che sembra assumere sempre più i contorni di una maledizione.

RIPARTENZA DAI BOX

Ad inizio stagione uno degli obiettivi principali era certamente la qualificazione in Champions League ed oggi, che siamo ormai a metà del cammino, il secondo posto in classifica rassicura solo in parte. Chelsea e Manchester City infatti entrambe una partita da recuperare sul fronte scontri diretti la squadra di Montemurro ne ha già perso uno con entrambe.

C’è poi il discorso titolo in cui una squadra del blasone dell’Arsenal non può non rientrare.

Davanti, a quattro punti di vantaggio, il Manchester United sembra non voler frenare la sua corsa e se anche la seconda parte di stagione dovesse proseguire a porte chiuse non sarà certo un problema insormontabile per la squadra di Casey Stoney affrontare in trasferta tutti i big match in programma. Dietro Blues e Citizens tengono la scia in attesa di un passo falso di chi le precede ma con un occhio sempre rivolto alla Champions League che a breve entrerà nel vivo. Ed in mezzo? In mezzo c’è l’Arsenal che stravince con le piccole ma inciampa con le grandi. A favore della compagine biancorossa potrebbero giocare la prematura uscita dalla Continental Cup e la mancanza di impegni europei, a patto però che quella confusione tattica e mentale di cui si è parlato prima non prenda definitivamente il sopravvento.

La parola fine a questa ennesima avventura biancorossa è ancora ben lontana dall’essere scritta. Ciò che è vero oggi potrebbe essere smentito domani e le sorprese inaspettate sono sempre dietro l’angolo. Giustamente voi che non comprendete questa passione vi domanderete che senso ha tormentarsi anzitempo con questi pensieri? Nessuno, sono solo delle considerazioni. Semplici considerazioni di metà stagione… tra una fetta di pandoro ed una di panettone.

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