Due Passi

Mikel Arteta non avrebbe potuto chiarire meglio la faccenda: le prossime due partite sono cruciali.
Se meno di un mese fa eravamo occupati a guardarci le spalle e Steve Bruce ci considerava “assolutamente in lotta per non retrocedere”, oggi la classifica ha una faccia completamente diversa.

Sempre brutta ma diversa.

Tre vittorie consecutive, due clean-sheet consecutivi, otto gol segnati più tardi siamo a metà classifica e possiamo guardare in alto senza deprimerci o per lo meno senza deprimerci troppo.

C’è poco da fare festa ma, come ha detto Mikel Arteta, se dovessimo fare bottino pieno sia contro il Crystal Palace che contro il Newcastle, allora l’Europa non sarebbe più un miraggio.

Sebbene la classifica dica che il quarto posto dista appena sei punti, quelli che ci stanno davanti nella corsa all’ultimo posto utile per la prossima Champions League hanno giocato una partita in meno, qualcuno addirittura due.

Il nostro obiettivo non dev’essere quindi il quarto posto, che rimane ancora un miraggio; il nostro obiettivo dev’essere quello di tornare nella mischia e restarci il più a lungo possibile – in un modo o nell’altro.

Il problema è che le partite a venire saranno molto più difficili di quanto dica la classifica, perché i nostri avversari hanno già iniziato a studiare il nuovo assetto tattico della squadra e staranno sicuramente preparando le dovute contromisure.

L’effetto sorpresa svanirà, prima o poi, e sia Bukayo Saka che Emile Smith Rowe saranno al centro di attenzioni molto particolari, con il rischio di capire fin troppo in fretta che trattamento subiscano i migliori della classe – a maggior ragione se giovani e ingenui.

Forse i nostri due ragazzi sapranno stupirci ulteriormente, tuttavia non sarebbe giusto aspettarci questo tipo di rendimento, considerarlo scontato perché ci hanno dimostrato grandi numeri, nelle ultime settimane.

Contro il Crystal Palace, contro il Newcastle e contro gli avversari a venire servirà l’aiuto di Nicolas Pépé, Willian, Reiss Nelson, Joe Willock, Dani Ceballos e tutti quei giocatori che, fino a qui, non hanno trovato un modo efficace di aiutare la squadra.

Se lunedì prossimo dovessimo davvero ritrovarci con sei punti in più in classifica, allora questa stagione potrebbe davvero riservarci qualche bella sorpresa – sia a livello collettivo che a livello individuale.

Con sei punti in più saremmo lì, tra il sesto e il nono posto, a vedere se per caso qualcuno rallenta.

Con sei punti in più saremmo lì a chiederci “perché no?”
Con sei punti in più, quelli davanti tradirebbero una piccola preoccupazione.
Con sei punti in più, saremmo a compiacerci di non essere un fuoco di paglia.

Con sei punti in più, avremo dimostrato di essere una squadra vera, solida, preparata e matura.

Sapremo essere tutto ciò?

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