Oggi quell’Arsenal sembra aver smarrito la strada, inghiottito dal calcio odierno in cui gli interessi personali di pochi sono più importanti dei valori della comunità che si rappresenta.
Pagelle, statistiche e commenti, è così che solitamente noi tifosi amiamo vivere il post partita. Oggi però non c’è spazio per tutto ciò perché la società ha chiesto ed ottenuto il rinvio della partita contro l’Aston Villa in programma il 9 gennaio a Meadow Park. Un brutto colpo per i tifosi che mai come in questi tempi possono trovare nel calcio 90’ minuti di fuga dalla realtà, ed un gesto a mio avviso antisportivo nei confronti della squadra ospite che durante la pausa invernale le regole le ha rispettate.
Quel pasticciaccio brutto di Dubai
Arriva gennaio e la FA annuncia che dei tamponi effettuati tra il 28 dicembre ed il 3 gennaio ben 15 sono risultati positivi. Nessuna giocatrice dell’Arsenal è coinvolta ma nei giorni successivi lo spettro del Covid si manifesta in casa biancorossa. Una giocatrice risulta positiva e diverse compagne di squadra iniziano il periodo di isolamento previsto in questi casi. Le vacanze sul Golfo sono costate care e, come riferito da più testate, nello spogliatoio è emerso tutto il disappunto di chi si è sentito messo a rischio e di chi, riconoscendo il privilegio di poter continuare a giocare nonostante una pandemia che ha messo in pausa le passioni di tutti, ha rinunciato a ritornare in famiglia per le festività natalizie.
La rabbia e la delusione corrono anche sui social dove i tifosi attendono un comunicato di scuse. In casa Arsenal però tutto tace ed il solo annuncio è quello del ritorno in maglia biancorossa di Anna Patten. Tralasciando ogni commento sulla tempistica è sempre un piacere vedere un prodotto della propria Academy tornare a casa.
Nothing to see here. What’s next?
È vero, in questa storia tanti tanti hanno sbagliato ma guardare in casa altrui non mi interessa. come non mi interessano i nomi dei colpevoli. Io voglio che il mio club, la famiglia che ho scelto, sia da esempio per tutti e sappia riconoscere quando commette un errore. In amore, perché di amore si tratta, a volte basta una semplice parolina per porre fine ad una discussione, scusa. Casey Stoney con i Reds lo ha già fatto, noi cosa aspettiamo