Chi È Mister X?

“I’m sorry he didn’t cost £ 55m!”
Una delle tante frasi di Arsène Wenger divenute leggendarie, pronunciata nell’agosto del 2016 per sottolineare la grande prestazione di Rob Holding, allora appena ventenne, contro il Leicester City.

Ieri è stata data l’ufficialità del rinnovo del difensore inglese, che ha firmato fino al 2024 con un’opzione per un anno supplementare; dovesse arrivare fino alla data di scadenza del suo nuovo contratto, Holdini  avrà passato nove anni con la maglia dell’Arsenal, un’eternità.
Sorprendentemente, la notizia ha spaccato in due la tifoseria, che sui social si è divisa in chi ha salutato l’ottima operazione e chi, invece, ha considerato questo rinnovo come l’ennesima prova che all’Arsenal si valorizzi la mediocrità, anziché estirparla.

Per quanto mi riguarda, il rinnovo del contratto di Rob Holding è un’ottima notizia: a 25 anni appena compiuti, il giocatore è una solida alternativa per la squadra e sta dimostrando di poter fare la propria figura in Premier League, dopo aver brillato in due finali di FA Cup, entrambe vinte contro il Chelsea. Il suo scontro con il diversamente simpatico Diego Costa, sul prato di Wembley, è passato agli annali e, non fosse stato per la rottura del legamento crociato ad Old Trafford contro il Manchester United, forse oggi parleremmo di Rob Holding come del padrone indiscusso della nostra linea difensiva.

Capisco perfettamente chi non è convinto al 100% delle qualità del nativo di Tameside, perché qualche difetto il buon Rob lo ha: non a proprio agio con il pallone tra i piedi, il difensore ex-Bolton è spesso l’obiettivo numero uno del pressing avversario e l’anello debole della difesa, quando si tratta di costruire la manovra palla a terra. Non è velocissimo, altro elemento a carico, ma sa usare bene i suoi centimetri ed è una sicurezza sui palloni aerei, oltre ad avere qualità non trascurabili a livello caratteriale. Sia Mikel Arteta che Edu, infatti, ne hanno sottolineato l’importanza in spogliatoio e la maturità, che va ben oltre i suoi 25 anni.

Magari Rob Holding non avrà la stoffa per diventare una pedina insostituibile nello scacchiere di Mikel Arteta, anche se a 25 anni è lontano dall’essere un prodotto finito, ma ha dimostrato di essere un elemento di affidamento e ha meritato appieno il rinnovo e, con esso, la possibilità di far parte del gruppo di cinque difensori centrali voluto dall’allenatore: assieme a lui ci saranno Gabriel, Pablo Marí e William Saliba – una volta rientrato dal prestito al Nizza, più un nuovo acquisto che arriverà in estate.

Con le cessioni di Sokratis, David Luiz e Shkodran Mustafi, infatti, Edu e Mikel Arteta hanno fatto piazza pulita nel reparto difensivo e hanno fatto posto per un volto nuovo, che possa lottare con William Saliba e lo stesso Rob Holding per un posto accanto a Gabriel, virtualmente intoccabile.

Il futuro, per ammissione dello stesso Mikel Arteta, appartiene a William Saliba ma il presente è incerto e avere un giocatore home-grown, con uno stipendio ragionevole (due milioni l’anno) e quasi 100 presenze con la nostra maglia è rassicurante – pur tenendo conto di certi limiti.

Forse chi arriverà in estate, probabilmente con i galloni di titolare, si integrerà alla perfezione e renderà la nostra difesa una fortezza; così non fosse, però, là dietro di sarà Rob Holding a mettere una toppa – senza mai una polemica, senza mai una parola fuori posto.

Rob Holding lascia parlare il campo, le sue prestazioni e le sue qualità – anziché i social. A chi vorrebbe un mister 55 milioni ricordo che il prezzo è una cosa, la qualità un’altra.

“I’m sorry he didn’t cost £ 55m!”

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