Happy Days!

Ci sono giorni in cui è più facile essere tifosi dell’Arsenal.
In genere succede quando portiamo a casa un trofeo, quando vinciamo contro una grande, quando viviamo una serata europea memorabile o quando battiamo i cugini.

Normalmente, una vittoria a casa del Southampton, di martedì sera, non dovrebbe essere un granché. Quella di ieri, tuttavia, è una vittoria di quelle che lasciano in bocca un gusto dolcissimo.

Sebbene ai fini della classifica non significhi granché, la vittoria al St. Mary’s Stadium ha mandato segnali forti, anzi fortissimi.

Saremmo dovuti andare in vantaggio dopo un minuto ma Alexandre Lacazette ha sprecato malamente un’occasione d’oro, poi un paio di minuti più tardi siamo andati sotto, puniti severamente al primo errore. In altri frangenti, la squadra si sarebbe lasciata andare e la partita sarebbe finita malissimo.

Invece di andare KO, la squadra ha continuato a giocare allo stesso modo e ha meritatamente rimontato lo svantaggio iniziale – cosa che non succedeva da luglio dello scorso anno (2-1 al Liverpool di Klopp).

Raramente, prima di ieri sera, ho visto la squadra così ben organizzata e concentrata, capace di mettere in pratica le situazioni provate in allenamento e mettere in seria difficoltà il Southampton con un pressing aggressivo e una linea difensiva altissima.

Le idee di Mikel Arteta non sono mai state così ben visibili come al St. Mary’s Stadium, merito soprattutto di tanti giocatori che stanno finalmente eseguendo i propri compiti a memoria e diventano pian piano delle colonne della squadra.

Forse questa non è la squadra che avevamo in mente ad inizio stagione, quando guardavamo la rosa a disposizione di Mikel Arteta e immaginavamo William Saliba titolare, Nicolas Pépé devastante sulla destra, Bukayo Saka jolly per tutte le occasioni e Emile Smith Rowe a lottare per avere qualche minuto a disposizione in FA Cup, Carabao Cup o Europa League ma questa è una squadra che funziona.

Questa squadra ha dimostrato, nell’ultimo mese e mezzo, di avere le idee chiare e di credere profondamente nelle convinzioni del manager, cosa tutt’altro che scontata dopo gli orribili mesi di ottobre e novembre.

Anziché gettare tutto alle ortiche e mandare la stagione a catafascio, Mikel Arteta e i suoi giocatori hanno continuato a lavorare sulle idee di base dello spagnolo e – complice qualche meritato colpo di fortuna – hanno saputo invertire la rotta.

I nostri difetti sono ancora lì e non c’è dubbio che questa squadra non sia ancora pronta per tornare nell’élite calcistica, per lo meno però questa squadra assomiglia sempre di più ad una vera squadra, con una filosofia di gioco, ruoli ben chiari e una partecipazione collettiva al progetto.

Ci saranno nuovi momenti bui, arriveranno risultati deludenti e magari questa stagione non sarà migliore della scorsa, terminata con un ottavo posto, ma ieri sera la squadra ha innegabilmente fatto un balzo in avanti, soprattutto a livello di consapevolezza.

Non so se è giusto chiamarla svolta ma di sicuro l’Arsenal di ieri sera ha la mentalità giusta per compiere il passo successivo, il più difficile: fare in modo che prestazioni così siano la norma, non l’eccezione.

Ci sono giorni durante i quali è più bello essere tifosi dell’Arsenal e oggi è uno di quelli.  Non coincide con un evento memorabile ma non importa – oggi è un giorno felice.

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