La Scelta Giusta

La rinascita di Alexandre Lacazette è una delle storie più interessanti di questo inizio di anno nuovo.
Virtualmente fuori dall’undici titolare due mesi fa, in favore di Eddie Nketiah, il francese ha svoltato alla grande e ha fatto registrare cinque gol e un assist nelle ultime sei partite di campionato.

Un rendimento che lo ha riportato al centro della nostra manovra offensiva, a fare da punto focale attorno al quale si muovono e brillano Pierre-Emerick Aubameyang, Emile Smith Rowe e Bukayo Saka, tutti sensibilmente migliorati da quando il prodotto del vivaio del Lione è tornato in squadra.

Ultimamente, Alexandre Lacazette è tornato ad essere il centravanti capace di tenere palla, favorire gli inserimenti dei compagni, accarezzare il pallone in fase di possesso palla e soprattutto fungere da primo difensore, grazie ad un pressing preciso ed efficace.

Andando a rivedere il gol del momentaneo pareggio di Nicolas Pépé contro il Southampton, infatti, si capisce immediatamente quanto sia stato importante il lavoro di Alexandre Lacazette e come il suo pressing non fosse una semplice messinscena ma un’azione con uno scopo ben preciso, attuata con dedizione e determinazione.

Questo Alexandre Lacazette è un attaccante che fa comodo all’Arsenal, eccome.

Questo Alexandre Lacazette, tuttavia, compirà trent’anni tra quattro mesi e andrà in scadenza di contratto nell’estate del 2022, senza dimenticare che porta a casa cinque milioni l’anno.

Che fare?

Per quanto utile, Alexandre Lacazette resta il centravanti che non ha mai realizzato più di 14 gol a campionato, un bottino sicuramente perfettibile; arrivato per sostituire Olivier Giroud, che lavorava per la squadra ma non segnava abbastanza, Alexandre Lacazette non ha saputo offrire quel qualcosa in più che possa rendere la squadra meno dipendente da Pierre-Emerick Aubameyang, in termini realizzativi.

Ora che arriva al termine della sua quarta stagione con la maglia dell’Arsenal, Alexandre Lacazette si trova ad un bivio importante per la sua carriera e l’Arsenal, che ha un passato sospetto in termini di giocatori over-30 ai quali vengono proposti contratti pluriennali, dovrà avere il coraggio di sottrarsi alla scelta più confortevole, ovvero confermare l’attaccante francese.

Alexandre Lacazette vorrà firmare il suo ultimo contratto pesante, sia in termini economici che di prestigio, ma l’Arsenal deve ringiovanire e migliorare proprio in quel ruolo, quindi le strade dei due dovranno per forza separarsi.

L’estate prossima dovremo avere il coraggio di salutare e ringraziare Alexandre Lacazette, trovare un accordo degno di questo nome per la sua cessione, e scandagliare il mercato alla ricerca del profilo giusto per rinvigorire l’attacco e iniettare nuova linfa in squadra.

Ci sono molti giocatori interessanti là fuori, tutti più moderni e poliedrici di Alexandre Lacazette, ed è un dovere per Edu e Mikel Arteta trovare quello giusto: c’è lo svedese Isak della Real Sociedad, l’ex Malen ora al PSV e sicuramente ce ne sono decine di altri, in attesa di esplodere.

Rispetto a qualche anno fa, oggi abbiamo una nuova generazione di attaccanti imponenti fisicamente ma agili, bravi sia con i piedi che di testa, capaci di proteggere il pallone spalle alla porta e inserirsi alle spalle della difesa.

Fino ad oggi ci siamo accontentati di centravanti con qualche qualità ma altrettanti difetti: Olivier Giroud era eccezionale nel gioco di sponda e nel gioco aereo ma esasperante in campo aperto; Alexandre Lacazette è ottimo negli spazi stretti e letale in fase realizzativa ma inesistente sui palloni alti.

È ora di chiedere di più, è ora di mirare più in alto.

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