Un rendimento che lo ha riportato al centro della nostra manovra offensiva, a fare da punto focale attorno al quale si muovono e brillano Pierre-Emerick Aubameyang, Emile Smith Rowe e Bukayo Saka, tutti sensibilmente migliorati da quando il prodotto del vivaio del Lione è tornato in squadra.
Ultimamente, Alexandre Lacazette è tornato ad essere il centravanti capace di tenere palla, favorire gli inserimenti dei compagni, accarezzare il pallone in fase di possesso palla e soprattutto fungere da primo difensore, grazie ad un pressing preciso ed efficace.
Questo Alexandre Lacazette è un attaccante che fa comodo all’Arsenal, eccome.
Che fare?
Per quanto utile, Alexandre Lacazette resta il centravanti che non ha mai realizzato più di 14 gol a campionato, un bottino sicuramente perfettibile; arrivato per sostituire Olivier Giroud, che lavorava per la squadra ma non segnava abbastanza, Alexandre Lacazette non ha saputo offrire quel qualcosa in più che possa rendere la squadra meno dipendente da Pierre-Emerick Aubameyang, in termini realizzativi.
Ora che arriva al termine della sua quarta stagione con la maglia dell’Arsenal, Alexandre Lacazette si trova ad un bivio importante per la sua carriera e l’Arsenal, che ha un passato sospetto in termini di giocatori over-30 ai quali vengono proposti contratti pluriennali, dovrà avere il coraggio di sottrarsi alla scelta più confortevole, ovvero confermare l’attaccante francese.
Alexandre Lacazette vorrà firmare il suo ultimo contratto pesante, sia in termini economici che di prestigio, ma l’Arsenal deve ringiovanire e migliorare proprio in quel ruolo, quindi le strade dei due dovranno per forza separarsi.
L’estate prossima dovremo avere il coraggio di salutare e ringraziare Alexandre Lacazette, trovare un accordo degno di questo nome per la sua cessione, e scandagliare il mercato alla ricerca del profilo giusto per rinvigorire l’attacco e iniettare nuova linfa in squadra.
Rispetto a qualche anno fa, oggi abbiamo una nuova generazione di attaccanti imponenti fisicamente ma agili, bravi sia con i piedi che di testa, capaci di proteggere il pallone spalle alla porta e inserirsi alle spalle della difesa.
È ora di chiedere di più, è ora di mirare più in alto.