Ci sono diversi però, in questa storia: il primo, probabilmente il più evidente, è che il gabonese resta un giocatore determinante, a differenza del tedesco.
Pur essendo questa la sua peggior stagione in termini realizzativi, l’ex attaccante del Borussia Dortmund ha messo lo zampino in un quarto dei gol totali segnati dalla squadra e resta la miglior arma offensiva che abbiamo a disposizione.
Il problema, per Pierre-Emerick Aubameyang, è che quando gioca male gioca davvero male: inutile (se non dannoso) in fase di palleggio, poco efficace in fase difensiva e nullo nel gioco aereo, il gabonese non offre nulla alla squadra e finisce con l’essere l’uomo in meno.
Questa stagione sembra soffrire di cali di forma inabituali per la sua carriera e purtroppo quando non è in forma le sue lacune diventano fin troppo evidenti, come visto contro il West Ham e altre volte in passato.
Questo problema esula completamente dalla sua situazione contrattuale ed è stata una costante in tutta la sua carriera, non solo all’Arsenal.
L’altro problema di Pierre-Emerick Aubameyang è la fascia di capitano al braccio, che non sembra andargli granché bene: sarà perché ci si aspetta che il capitano corra, sbraiti, indichi, incoraggi e gesticoli ma il gabonese non sembra proprio indicato per il ruolo.
Purtroppo in questa squadra manca terribilmente un capitano vero, vuoi perché alcuni dei senatori hanno tendenza a perdere la testa (Granit Xhaka, David Luiz), perché altri non hanno il carisma (Pierre-Emerick Aubameyang, Héctor Bellerín, Alexandre Lacazette, Thomas Partey) o perché alcuni non hanno l’esperienza (Kieran Tierney, Gabriel), quindi la scelta è caduta sul giocatore più decisivo.
Una scelta che non mi è mai piaciuta e che forse non piace nemmeno a Pierre-Emerick Aubameyang.
Infine, l’altro grosso problema del capitano è la sua umoralità, che ne definisce le prestazioni in maniera quasi infantile: gli errori di troppo a casa dell’Olympiacos e l’esclusione contro il Tottenham lo hanno buttato giù e in genere, quando succede, ha bisogno di un episodio favorevole per ripartire.
Sono convinto che presto rivedremo il Pierre-Emerick Aubameyang di un mese fa, della tripletta al Leeds, del gol al Benfica e di quello contro il Burnley, perché Pierre-Emerick Aubameyang sa fare gol come pochi altri in Europa.
Purtroppo per lui, sa fare solo gol e quando non la butta dentro sembra perso, in quelrettangolo verde.