Lo Sheffield United non è (più) un avversario tale da farci illudere di aver risolto i nostri problemi latenti e sia il risultato che la prestazione di questa sera devono essere presi con le cautele del caso, tuttavia alcune delle soluzioni tattiche viste a Bramall Lane sono molto interessanti.
Mikel Arteta ha utilizzato la partita di ieri sera per sperimentare alcune soluzioni in vista della gara di ritorno di Europa League contro lo Slavia Praga, alcune delle quali potrebbero tornare molto utili e fare addirittura la differenza.
La furia di Gabriel Martinelli
Al di là del gol, facile facile, Gabriel Martinelli ha impressionato per condizione atletica e determinazione, qualità fondamentali per lo stile di gioco dell’ex gioiello dell’Ituano. Il suo pressing è stato incessante, così come il suo movimento senza palla, e quando ha avuto l’occasione non ha mai esitato a concludere a rete – quasi sempre con ottima mira.
Questo suo approccio diretto ci è mancato terribilmente contro lo Slavia Praga, all’andata, quando il più compassato Willian non ha saputo incidere e approfittare degli spazi alle spalle della difesa ospite. Il canovaccio tattico potrebbe essere differente, giovedì sera, ma lo Slavia Praga è una squadra per natura molto aggressiva e tende ad adottare un baricentro alto, quindi Mikel Arteta farebbe bene a schierare il brasiliano giusto, questa volta.
Granit il Tuttofare
Pur non essendo un terzino nella versione più classica del ruolo, l’ex Basilea e Borussia Monchengläbach potrebbe essere la carta a sorpresa di Mikel Arteta, giovedì sera: con Kieran Tierney indisponibile per il resto della stagione e Cédric mai del tutto convincente sulla corsia mancina, Granit Xhaka potrebbe essere schierato di nuovo in questa posizione per lui nuova – anche se non inedita: in occasione di una vittoria per 3-1 contro il Leicester, l’allora allenatore Unai Emery lo aveva schierato da terzino sinistro ad inizio ripresa, in quella che sarebbe stata una mossa decisiva per ribaltare la partita.
Resta una mossa rischiosa, soprattutto contro lo Slavia Praga che ha nel tandem di destra Bah-Sima la propria arma più pericolosa, ma potrebbe fare la differenza per dare maggiore equilibrio e stabilità alla squadra.
Thomas Part(e)y
Non sempre preciso con il pallone tra i piedi, Thomas Partey possiede però una qualità finora sconosciuta ai nostri centrocampisti: la verticalità.
Giovedì sera, a Praga, ci servirà il miglior Thomas Partey per avere la meglio del pressing asfissiante dello Slavia e creare superiorità sulla trequarti, là dove i nostri giocatori offensivi possono fare la differenza; allo stesso modo, i suoi palloni filtranti saranno manna dal cielo per pescare gli inserimenti dei vari Bukayo Saka (se disponibile), Gabriel Martinelli, Pierre-Emerick Aubameyang e Nicolas Pépé e fare male alla retroguardia di casa.
Caos Organizzato
I due si sono cercati e trovati con continuità, hanno creato numerosi problemi alla difesa dei padroni di casa e approfittato al meglio degli spazi alle spalle dei centrocampisti, arrivando spesso nei pressi dell’area di rigore con sorprendente facilità.
Data la probabile indisponibilità di Martin Ødegaard e Emile Smith Rowe per giovedì sera, Mikel Arteta ha provato una soluzione d’emergenza e la scelta è davvero intrigante. Contro un avversario che generalmente marca a uomo i centrocampisti offensivi avversari, la capacità dei nostri di scambiarsi le posizioni e togliere punti di riferimento agli avversari potrebbe fare tutta la differenza.
Se James Maddison del Leicester era finito vittima della marcatura a uomo del suo avversario diretto dello Slavia Praga, l’imprevedibilità dei nostri fantasisti potrebbe creare enormi buchi sulla trequarti dei padroni di casa e far saltare le distanze, permettendo così ai nostri d’inserirsi a piacimento.
La simulazione d’esame è andata alla grande, speriamo che quello vero vada altrettanto bene – ma servirà una prestazione perfetta.