Ruby Mace passa al Manchester City.
Per molti di voi non vuol dire granché, immagino, perché 1) si tratta della squadra femminile e 2) Ruby Mace è una ragazzina di 17 anni che ha passato la seconda parte di stagione in prestito al Birmingham City.
Nonostante tutte le differenze tra il mercato maschile e quello femminile, molto più fluido e ancora basato principalmente sulle scadenze dei contratti più che su una reale compravendita dei cartellini, questo annuncio suona diverso dagli altri: questo trasferimento è il primo che fa davvero male.
Ammetto tranquillamente di non essere (ancora) un esperto in materia, dal momento che ho iniziato a seguire la squadra femminile pochi anni fa, ma ho visto giocare Ruby Mace e soprattutto ho letto quello che hanno detto di lei le compagne di squadre, che unanimemente l’hanno indicata come la giovane di maggiori prospettive tra quelle attualmente in squadra.
Ruby Mace, centrocampista non ancora maggiorenne, avrebbe dovuto integrare la prima squadra in maniera definitiva e farsi un nome nel Club che l’ha cresciuta ed invece passa al Manchester City.
Cosa sta succedendo all’Arsenal Women?
L’addio di Joe Montemurro, passato alla Juventus, ha lasciato la squadra senza guida tecnica e le notizie in merito alla successione dell’italo-australiano sono rarissime, per non dire nulle: ad oggi non ci sono nemmeno indizi su chi siederà sulla panchina dell’Arsenal Women la prossima stagione , così come non ci sono novità circa i rinnovi dei contratti di Leah Williamson e Vivianne Miedema, due delle migliori giocatrici dell’intero panorama europeo.
Dopo le cessioni di Jill Roord (Wolfsburg) e Leonie Maier (svincolata) è stato annunciato l’arrivo della giapponese Mana Iwabuchi ma resta difficile capire quale sarà la fisionomia della squadra per gli anni a venire, dato che con ogni probabilità partiranno anche Daniëlle van de Donk (Lione) e Malin Gut, che vuole riavvicinarsi a casa dopo un’annata difficile e un brutto infortunio al ginocchio.
Impossibile non preoccuparsi per la situazione attuale, soprattutto dopo aver assistito all’ascesa vertiginosa di Chelsea e Manchester City, che stanno man mano scavando un solco pericoloso rispetto alle Gunners.
Nonostante un budget simile, anche se il Chelsea ultimamente ha investito molto nella squadra femminile, le nostre rivali sembrano godere di un maggiore appeal rispetto a noi e ultimamente il campo ha cominciato a restituire verdetti piuttosto inappellabili, mentre fino a non molto tempo fa l’Arsenal era il Club da emulare sia dentro che fuori dal campo.
Un declino difficile da metabolizzare, che rischia di diventare ancora più rapido se il Club non saprà dare una sterzata netta e riprendere in mano la situazione; secondo Tim Stillman, uno degli specialisti in materia di Arsenal Women, Edu sarebbe implicato in prima persona nel processo che porterà alla nomina del nuovo allenatore o della nuova allenatrice dell’Arsenal Women.
Peccato che Edu sia in vacanza in Portogallo, di questi tempi.
Immagino che questo alone d’incertezza abbia contribuito nella decisione di Ruby Mace di lasciare l’Arsenal Women per accasarsi al Manchester City e che stia influendo anche sui rinnovi delle giocatrici citate in precedenza, quindi ogni giorno che passa in questo silenzio assordante rischia di avere conseguenze pesanti per quella che, ad oggi, rimane la squadra femminile più titolata in Inghilterra e l’unico Club inglese ad aver portato a casa la Champions League.
Ogni secondo che passa è un colpo inferto alla credibilità e alle ambizioni dell’Arsenal Women. Non c’è tempo da perdere.