Ci sono giorni che sai che prima o poi arriveranno ma, per quanto tu possa continuare a ripetere a te stesso di essere pronto e forte, la verità è che ti travolgeranno come fanno le onde quando il mare è in tempesta.
Ecco il 21 giugno 2021 rappresenta per me è uno di quei giorni: Daniëlle van de Donk lascia ufficialmente l’Arsenal ed il cuore della Marti si spezza in tanti pezzi piccoli piccoli ma ciascuno colmo di affetto e gratitudine immensi. Anche se ora non sembra ad essi si aggiunge anche tanta felicità per la sua nuova avventura all’Olympique Lyonnais, uno dei club più importanti e vincenti d’Europa.
Se dopo gli addii di Eugene Le Sommer e Dzsenifer Marozsán c’era bisogno di ricostruire, il Presidente Jean-Michel Aulas ha scelto la persona giusta.
Dall’ultima gara di campionato, quando le voci su un suo possibile addio si facevano sempre più insistenti, ho iniziato a dormire con la sua maglia stretta tra le mani come se questo potesse in qualche modo impedirle di andar via. No amiche ed amici, io ad essere pronta e forte non ci ho nemmeno provato. E di certo non inizierò ora perché per me Daniëlle van de Donk è un po’ quello che i Beatles erano per gli Stadio.
È la ragione per cui ho ripreso ad interessarmi del calcio femminile; è il motivo per cui, quando vivevo a New York, passavo le notti sveglia su twitter sperando di leggere di un suo gol; è il primo nome che ho fatto scrivere sulla mia maglia dell’Arsenal; è ispirazione dentro e fuori dal campo, è il mito che guardavo giocare la finale di un Mondiale e sognavo un giorno di poter incontrare.
Chiedimi chi è Daan ed io ti risponderò: è una ragazza conosciuta in una notte di settembre a Firenze che adora ricevere in regalo la cioccolata.
Lunedì 21 giugno 2021… forse è così che doveva andare, 21 come il numero che da piccolina mi piaceva scrivere con un pennarello sulle magliette che indossavo per giocare e 21 proprio come il numero che Daan scelse il giorno del suo arrivo nel Nord di Londra poi lasciato per quel 7 che in casa biancorossa hanno vestito tanti grandi. Ventuno oh, ma lo vedi che la vita è veramente una storia incredibile?
Le nostre strade si dividono ma il bello di far parte di questa famiglia è che quando entri nel cuore dei tifosi non esistono addii ma solo un “Once a Gooner always a Gooner“.
Per le tue 142 presenze, i tuoi 45 goal ed i trofei vinti con la maglia dell’Arsenal, per la tua gentilezza, la tua simpatia e le chiacchierate a bordo campo alla fine di una partita, per essere stata 6 stagioni la nostra Little Magician…
Dankuwel Daantje!