Quanto tempo è passato dall’ultima volta?
Vorrei dirvi che è passata una vita ma l’Arsenal di oggi assomiglia troppo a quello di allora.
Si ricomincia, signore e signori. Riparte la Premier League, ripartono le speranze e i sogni – che dureranno quel che dureranno.
LA CONFERENZA STAMPA
Mikel Arteta ci ha provato a parlare di calcio, del Brentford, dell’attesa della vigilia ma i cronisti non ne volevano sapere: a loro interessava solo il mercato. È una conferenza stampa piena di vedremo, non so e non posso rispondere, tutte risposte scontate a domande ancora più scontate. Che la rosa non fosse al completo lo sapevamo già, che le aspettative siano altre lo sanno anche i muri ormai quindi non capisco cosa si aspettassero di scoprire, questi furbacchioni di giornalisti.
Mancano alcuni giorni alla chiusura del mercato e le ultime ore saranno frenetiche, come da tradizione, ma ancor prima del tragicomico deadline day arriva la prima partita di campionato, a casa del neo-promosso Brentford di Thomas Frank – una squadra tra le più innovative e intriganti degli ultimi anni. Anziché parlare di questo, si è parlato di Messi al PSG e Grealish al City. Un’altra occasione persa, insomma.
L’AVVERSARIO
Fortuna che almeno uno dei partecipanti alla conferenza stampa ha fatto una domanda sul Brentford! L’avversario del debutto è una squadra offensiva, difficile da leggere perché capace di cambiare assetto in corsa e molto moderna nel proprio approccio, quindi non aspettiamoci un debutto sul velluto come quello della scorsa stagione, a Craven Cottage.
Guidate dal proprio capitano e centravanti Toney, le Bees vorranno rendere speciale la prima, storica, apparizione in Premier League e regalare una notte indimenticabile ai propri tifosi, al Brentford Community Stadium. Il modulo sarà il 3-5-2 visto nella seconda metà della passata stagione e sicuramente Thomas Frank proverà a sfruttare la corsia destra dell’Arsenal, ancora prima di un padrone e di quegli automatismi che invece sono evidenti sulla fascia opposta.
CASA ARSENAL
Nuova stagione, vecchi problemi: infortuni e carenze in rosa.
Thomas Partey, Gabriel e Eddie Nketiah sono in infermeria, mentre Gabriel Martinelli è da poco tornato da Tokyo (con una medaglia d’oro al collo) e i nuovi acquisti continuano il processo d’integrazione.
La formazione scelta da Mikel Arteta non dovrebbe essere troppo dissimile da quanto visto nel finale della passata stagione e durante il pre-campionato, con qualche dubbio tra centrocampo e attacco.
Mohamed Elneny, Granit Xhaka e Albert Sambi Lokonga si giocano due maglie a centrocampo, con i primi due favoriti sul giovane collega, mentre in attacco sono in quattro per tre maglie, con uno tra Alexandre Lacazette, Pierre-Emerick Aubameyang, Nicolas Pépé e Bukayo Saka che partirà dalla panchina. A naso direi che vedremo Auba a sinistra, Pépé a destra e Laca davanti, con Bukayo Saka in panchina, ma non si escludono sorprese dell’ultimo minuto come Pierre-Emerick Aubameyang centravanti o addirittura in panchina. Il gabonese non ha brillato durante le amichevoli estive e, va detto, a sinistra sembra sprecato (e svogliato)