FALSA PARTENZA!
Tra casi di positività al Covid-19, errori marchiani e una prestazione incolore, il nostro debutto in Premier League è stato pessimo.
Oggi, in un Emirates Stadium finalmente riaperto ai tifosi, proveremo a raddrizzare la rotta.
LA CONFERENZA STAMPA
Mikel Arteta ha spiegato in dettaglio le difficoltà create dal mini-focolaio sviluppatosi all’interno della squadra alla vigilia della partita, che ha privato il manager di Alexandre Lacazette, Pierre-Emerick Aubameyang, Willian e Rúnar Rúnarsson.
L’ex assistente di Pep Guardiola si è detto “sorpreso” di dover scendere in campo col Brentford ma ha confermato che quelle erano le direttive della Premier League, che ha spinto affinché la partita venisse giocata. Una scelta eticamente discutibile ma poco sorprendente.
Il nostro manager ha poi tessuto le lodi del nuovo acquisto Martin Odegaard e confermati l’acquisto di Aaron Ramsdale dallo Sheffield United. Se il norvegese non sarà a disposizione a causa del visto obbligatorio per il Regno Unito, il portiere cresciuto nel Bournemouth andrà in panchina contro il Chelsea.
Le parole più significative, però, Mikel Arteta le ha riservate per l’analisi della sconfitta rimediata contro il Brentford: nonostante le solite reazioni esageratamente negative all’esterno, previste e prevedibili, il gruppo è compatto e ha reagito in maniera positiva nonostante la sconfitta, mantenendo grande unità e determinazione.
L’AVVERSARIO
Campioni d’Europa in carica e freschi vincitori della Supercoppa Europea, gli uomini di Tuchel hanno iniziato la stagione con una facile vittoria per tre a zero contro il Crystal Palace di Patrick Vieira, mai in grado di mettere in difficoltà gli avversari.
Nel 3-4-3 di Tuchel, a mettersi in mostra è stato il giovane Chalobah, schierato in difesa e autore di un gol, e nell’insieme il Chelsea si è dimostrato squadra solida, fluida, atletica e ben preparata sia a livello tattico che mentale.
A ciò si aggiunge un certo Romelu Lukaku, acquistato dall’Inter dopo la cessione di Tammy Abraham alla Roma, a rinforzare una squadra che già di per sé aveva pochissimi difetti. Il tecnico tedesco però dovrà fare a meno di Pulisic, anch’egli in gol contro il Palace, perché positivo al Covid-19. Ancora in dubbio sia Ziyech che Kanté, per i quali si proverà un recupero lampo, mentre Lukaku è prontissimo per il debutto.
È un Chelsea favoritissimo quello che scenderà in campo all’Emirates Stadium, inutile girarci intorno.
CASA ARSENAL
Ancora fuori Thomas Partey e Eddie Nketiah, probabili i forfait sia di Rúnar Rúnarsson che di Alexandre Lacazette, ancora alle prese con il Covid-19. Pierre-Emerick Aubameyang e Willian sono risultati negativi all’ultimo tampone ma devono essere valutati prima di avere il via libera per tornare in campo, quindi Mikel Arteta avrà qualche grattacapo nello scegliere la formazione.
Come detto, Martin Odegaard non ci sarà per via della burocrazia inglese, mentre Aaron Ramsdale sarà subito aggregato alla squadra e partirà dalla panchina.
Il manager dovrà decidere quale formazione schierare e chi mettere là davanti, dopo che il debutto di Folarin Balogun non è andato come previsto: il giovanissimo centravanti ce l’ha messa tutta ma la squadra gli ha offerto pochi palloni giocabili. Improbabile che Mikel Arteta voglia confermarlo, soprattutto di fronte a difensori come Rüdiger e Christensen, quindi resta da vedere se Pierre-Emerick Aubameyang recupererà in tempo per partire dal primo minuto oppure se sarà Gabriel Martinelli a guidare l’attacco.
Più che probabile il debutto stagionale dal primo minuto di Bukayo Saka, partito dalla panchina nella prima di campionato, che resta un elemento indispensabile per il nostro gioco.
Il resto della formazione non dovrebbe essere troppo dissimile da quella vista al Brentford Community Stadium, più per obbligo che per scelta. La speranza, ovviamente, è di vedere una squadra più pimpante e determinata.
IL DUELLO CHIAVE
L’idea di vedere Lukaku contro Pablo Marí è terrificante: l’attaccante belga ama allargarsi sulla destra per ricevere il pallone e partire in progressione, accentrandosi verso il portiere. Kieran Tierney e Granit Xhaka dovranno essere bravi ad evitare che lo spagnolo si trovi in situazioni di uno contro uno con l’ex attaccante dell’Inter, in grado di travolgere chiunque incontri sul proprio cammino.
LA FORMAZIONE
Leno, Chambers, White, Pablo Marí, Tierney, Xhaka, Sambi Lokonga, Saka, Smith Rowe, Pépé, Aubameyang