L’Anteprima: Brighton v Arsenal

Poche cose mi irritano quanto la sbruffonaggine: missione compiuta, gabbiani!
Il post su Twitter del profilo ufficiale del Brighton mi ha infastidito più di quanto avrebbe dovuto e spero che farà lo stesso effetto anche sui giocatori e sul manager.

LA CONFERENZA STAMPA

“Una stagione sull’ottovolante? Speriamo di no! È tutto ciò che vogliamo evitare, vogliamo trovare stabilità e continuinità nelle nostre prestazioni, il che naturalmente porterà risultati”

Indubbiamente sono state settimane movimentate per l’Arsenal, per Mikel Arteta e per noi tifosi, ora però basta montagne russe, per favore. Il manager spagnolo si è soffermato sull’infortunio occorso a Granit Xhaka e sul dualismo tra Aaron Ramsdale e Bernd Leno:

“È un infortunio serio ma forse è andata bene così, sarebbe potuto essere più grave […] è una brutta notizia sia per lui (Granit Xhaka) personalmente che per la squadra. Ha già avuto un paio di problemi quest’anno, prima il Covid-19 e poi la squalifica, e ora un lungo infortunio […] Ovviamente è un giocatore importante per noi e ci mancherà, un altro giocatore dovrà farsi avanti.”

“Ognuno deve innalzare il proprio livello di gioco e farsi trovare pronto. Ora succederà con Granit, come già successo mentre era squalificato, e succederà anche in altri ruoli, con altri giocatori. Si vede chiaramente come ogni giocatore che viene mandato in campo sia perfettamente in grado di diventare un titolare. Il modo in cui si allenano dimostra che sono pronti, quindi è giusto ricompensare questi giocatori concedendo loro dei minuti”

In chiusura, il manager spagnolo ha parlato dell’avversario di turno, il Brighton:

“Stanno giocando bene e meritano gli ottimi risultati che hanno ottenuto. Graham (Potter) ha cambiato leggermente il loro modo di giocare e hanno iniziato a raccogliere punti. Stanno lavorando molto bene. Sarà una partita difficile, loro sono in un momento molto positivo.”

L’AVVERSARIO

C’era una volta il Brighton incapace di fare gol, ora invece la maledizione degli xG sembra finalmente sconfitta.
Attualmente sesti in classifica con 13 punti, i Seagulls sono reduci da un pareggio per uno a uno a casa del Crystal Palace, raccolto grazie ad un gol all’ultimo istante di Maupay (buuuuuuu!), che ha permesso agli ospiti di allungare a tre la striscia di risultati utili consecutivi.

Lo schieramento ibrido adottato da Potter permette alla squadra di alternare tra una difesa a tre e una difesa a quattro, a seconda dei frangenti di gioco e dell’avversario: il gigante Burn, infatti, si accentra o si allarga in funzione della posizione del pallone e dei compagni, mentre sul versante opposto l’olandese Veltman si abbassa per fare il terzino destro oppure si aggiunge al centrocampo, garantendo equilibrio e una corretta copertura degli spazi in orizzontale.

In fase difensiva il Brighton è abile nel formare due blocchi compatti, composti da quattro e cinque giocatori, con il solo Maupay (buuuuuuu!) relativamente esente da compiti difensivi. Lo spagnolo Cucurella, arrivato quest’estate, si abbassa a formare una difesa a cinque nei momenti di maggior pressione, oppure si allarga a fare il quinto di centrocampo se necessario.

Potter dovrà fare a meno di Alzate e soprattutto dell’ex Danny Welbeck, mentre Bissouma resta in forte dubbio dopo essere uscito anzitempo contro il Leicester e aver saltato la partita di Selhurst Park.

CASA ARSENAL

Tutti disponibili eccetto Granit Xhaka. Lo svizzero, come sappiamo già, ne avrà per tre mesi e non si rivedrà in campo prima del North London Derby di ritorno, a metà gennaio. Il grande dilemma per Mikel Arteta quindi resta la sostituzione dello svizzero, che in pochi settimane è passato dallo status di pariah a quello di elemento insostituibile.

Infortunio a parte, è tornato il sereno in casa Arsenal, complici le tre vittorie consecutive in campionato e una classifica che fa un po’ meno ribrezzo: dall’ultima posizione siamo risaliti fino a metà classifica e un’eventuale vittoria all’AMEX Stadium ci spingerebbe verso la zona europea, quella che dovremmo frequentare in maniera molto più regolare.

Tra il dire e il fare bla, bla, bla…

Sarà interessante vedere se Mikel Arteta si orienterà verso il 4-3-3 visto a casa del Burnley o più semplicemente sostituirà Granit Xhaka con Albert Sambi Lokonga. Sento aria di grosse sorprese…

IL DUELLO CHIAVE

Ammesso che il maliano sia a disposizione, il duello tra Thomas Partey e Yves Bissouma sarà decisivo: simili per caratteristiche e mentalità, i due colossi proveranno a prendere il controllo del centrocampo e garantire così alla propria squadra un vantaggio considerabile.

Occhi anche su Bukayo Saka contro Dan Burn: nonostante una differenza di stazza considerevole, l’inglese è risultato decisivo nella vittoria per uno a zero della scorsa stagione, bruciando in velocità il mastodontico difensore inglese e resistendo in maniera caparbia alla forza d’urto generata dai quasi due metri di altezza dell’avversario.

LA FORMAZIONE

Ramsdale, Tomiyasu, White, Gabriel, Tierney, Thomas, Sambi Lokonga, Saka, Ødegaard, Smith Rowe, Aubameyang

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