Lo diceva Arsène Wenger: il futuro sarà dei giocatori, non più dei Club.
Alcuni ci hanno messo più del previsto a capirlo ma ormai è chiaro a tutti, andare a scadenza è l’opzione più redditizia.
Era il 1995 quando John Bosman ha rivoluzionato il mercato calcistico e 25 anni dopo i procuratori ne sono i dominatori incontrastati, dai più in vista ai più discreti.
Dopo aver sofferto delle conseguenze di una tale rivoluzione (Mathieu Flamini, Aaron Ramsey…), l’Arsenal potrebbe finalmente iniziare ad approfittare del sistema, magari a partire da gennaio.
L’estate del 2022 sarà caldissima, in questo senso, perchè la lista degli svincolati di lusso è infinita: Mbappé, Pogba, Pedri, Kessié, Ansu Fati, Dybala, Rüdiger sono infatti solo alcuni dei nomi eccellenti che possiamo trovare su transfermarkt e non c’è ragione perchè l’Arsenal non provi a mettere a segno un colpaccio.
Alcuni sono già promessi a determinati Club, come Mbappé al Real Madrid, e altri non si muoveranno, come Pedri e Ansu Fati al Barcellona, ma la lista è comunque molto ricca: perchè non fare un tentativo per il milanista Kessié, che sembra ormai deciso a cambiare aria? Perchè non lavorare per portare a Londra Babacar del Marsiglia o Zakaria del Borussia Monchengladbach? Perchè non intavolare una trattativa con Tolisso del Bayern Monaco?
Abbiamo un disperato bisogno di rinforzare il centrocampo, che in estate perderà anche Mohamed Elneny, quindi non guardare al mercato degli svincolati sarebbe un errore.
Alcuni Club infatti potrebbero decidere di salvare il salvabile e cedere i propri giocatori in gennaio, a prezzi di saldo, pur di non perderli senza compenso e l’Arsenal potrebbe giocare d’anticipo rispetto alla concorrenza.
Non abbiamo molto da offrire in termini sportivi (per ora) ma abbiamo un progetto affascinante e una squadra destinata a crescere esponenzialmente, a prescindere da Mikel Arteta, quindi qualche argomento valido lo abbiamo ancora.
Non bisogna farsi ingannare dal concetto di “parametro zero”, perchè mettere sotto contratto un giocatore che ha deciso di svincolarsi comporta una spesa simile a quella di un trasferimento tradizionale, tra bonus alla firma, commissioni e ingaggio, ma il fatto di non dover trattare con un altro Club è di per sé un vantaggio.
Le opportunità ci sono, basta saperle cogliere e fare in fretta.