Altro giro, altro regalo

Si torna subito in campo, ragazzi.
Domani infatti affrontiamo il Leeds in Carabao Cup, prima di andare a Leicester per una sfida delicatissima di Premier League.

Turnover? Turnover! In che misura, però?

La vittoria interna contro l’Aston Villa in campionato ha mandato segnali molto incoraggianti sia dal punto di vista tattico che da quello agonistico, quindi alterare certe dinamiche potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
Prendiamo ad esempio il centrocampo, dove Thomas Partey e Albert Sambi Lokonga si sono trovati reciprocamente a meraviglia: dobbiamo far riposare entrambi oppure concedere loro minuti preziosi per affinare ulteriormente la loro intesa?

Discorso simile per l’attacco: dobbiamo preservare Alexandre Lacazette, che ha accusato i crampi durante il secondo tempo della partita di venerdì sera, oppure dargli modo di sviluppare ulteriormente il nuovo ruolo da seconda punta?

Inoltre, non ci troviamo di fronte una compagine di seconda o terza divisione ma il Leeds di Bielsa – non il più semplice degli avversari. Nonostante un brutto inizio di campionato, infatti, i Whites restano una delle squadre più difficili da affrontare e tra quelle che richiedono il maggior sforzo agonistico, quindi arrivare alla partita con un XI di partenza ancora in fase di rodaggio potrebbe rappresentare un grande rischio.

…e se la sfida di domani sera fosse una prova generale in vista della trasferta al King Power Stadium di Leicester?

Quattro giorni non sono tantissimi per recuperare ma, diciamocelo francamente, la nostra non è una stagione particolarmente frenetica: gli unici impegni extra-campionato sono la FA Cup e la Carabao Cup, che non si sovrapporrano fino ad inizio gennaio 2022, quindi chiedere uno sforzo ulteriore ai titolari abituali non mi sembra eccessivo.
In quest’ottica, Mikel Arteta potrebbe cambiare solo quei tre o quattro elementi i cui ruoli sono ben definiti e la cui condizione atletica non richiede aggiustamenti, lasciando la formazione invariata per la sua quasi interezza.

Esiste sempre il rischio infortuni, ovviamente, ma ciò è fuori dal controllo del manager e dei giocatori stessi: a meno che i test atletici non mandino segnali preoccupanti, i titolari devono scendere in campo. Stiamo costruendo per il futuro, immediato e non, quindi la chimica tra i giocatori e tra i reparti è fondamentale per il successo del cosiddetto Progetto Arteta ed è impensabile che questi giocatori non possano disputare tre partite in una settimana.

Il riposo è un concetto estremamente sopravvalutato da noi tifosi, che ci preoccupiamo delle condizioni di giocatori che in realtà sono cresciuti con la ferma intenzione di giocare ogni partita prevista in calendario, senza eccezioni. Per di più, la nostra è una rosa di elementi molto giovani e quindi fisicamente equipaggiati per sostenere sforzi ravvicinati in serie.
Quindi, a parte Aaron Ramsdale, Takehiro Tomiyasu e Pierre-Emerick Aubameyang, gli altri dovrebbero giocare anche contro il Leeds, a maggior ragione dopo una prestazione corale così convincente e riuscita, in modo da non interrompere il momentum che siamo stati in grado di generare venerdì sera.

È un peccato per giocatori come Gabriel Martinelli, Martin Ødegaard o Nicolas Pépé ma il posto, in una squadra che ha così ben figurato, dev’essere sudato. In ogni occasione.

Altro giro e altro regalo (speriamo!)

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