In casa Arsenal è tornato il cielo sereno, dopo mesi di duro lavoro che finalmente ha cominciato a dare risultati sperati.
Il match casalingo contro il Watford di Claudio Ranieri coinciderà con l’inizio di una nuova sosta delle nazionali, che terrà i giocatori impegnati per tutto il periodo centrale di novembre.
C’è però un ultimo impegno, da affrontare con la massima serietà e con il massimo impegno: quello contro le Hornets, in un derby londinese di domenica pomeriggio.
C’è da confidare in Arteta, il manager spagnolo ha trovato l’alchimia giusta nel gruppo più giovane della Premier League, che manda in campo una formazione votata all’attacco. D’altronde non c’è nulla da lasciare al caso e quella contro il Watford è una partita da tripla. Da vincere. Perché la classifica sorride, perché si gioca all’Emirates e per continuare la striscia positiva che dura da fine agosto.
Poche volte negli ultimi due anni i Gunners hanno avuto questa opportunità di volare: meno tre dal terzo posto, occupato dal City, e finalmente attaccati al “gruppone” per qualificarsi in Champions League.
Ricordate il mese di novembre dell’anno scorso? Che incubo…
Il 4-4-2 sembra dare certezza in ogni reparto. Dalla difesa, che può vantare di 4 titolari (Tomiyasu, White, Gabriel e Tierney) e mezzo (Tavares, ottimo sabato scorso al King Power Stadium); al centrocampo, reparto che può ora contare su due mastini (Lokonga e Partey) e sulla qualità delle risorse offensive: Smith Rowe, Saka, Ødegaard e Pépé ad inventare, Aubameyang e Lacazette a rifinire. Un meccanismo che funziona da quando, per forza di cose, sono venute a crearsi delle gerarchie. Largo ai giovani.
L’atteggiamento visto contro il Leicester sarà da replicare domenica, visto che davanti ci sarà un avversario che non avrà nulla da perdere e verrà a fare la sua partita. Vietato abbassare la guardia.
Quel che conta più di ogni altra cosa è che il vento è cambiato. Ora sono gli altri ad aver paura dei Gunners e dal 28 di agosto solo il Chelsea ha totalizzato più punti (sono 17 in 7 incontri).
E le condizioni per far sì che questo momento magico continui, ci sono tutte.