Come mai non hanno mai usato la sosta per le Nazionali per spiegare la teoria della dilatazione del tempo?
Impossibile pensare ad un esempio più calzante di questo: mentre il resto del mondo si trova in un sistema di riferimento solidale comune a tutti, noi siamo in un sistema di riferimento solidale diverso, nel quale la velocità è ben diversa.
Ogni giorno dura una settimana e l’intervallo tra due partite ufficiali si espande all’infinito.
Così, mentre l’Arsenal Women riacciuffa in extremis un derby che era impossibile perdere, la squadra maschile si prepara per la difficilissima trasferta di Anfield, dove ad attenderci c’è un Liverpool assetato di rivalsa dopo aver perso la prima partita di campionato, contro il West Ham.
Ammesso e non concesso che tutti i nostri giocatori rientrino dai vari impegni internazionali senza troppi acciacchi, sarà interessante vedere quali saranno le scelte di Mikel Arteta per la partita contro il Liverpool, una squadra che ha ci ha segnato trentatré (!) gol in undici incontri con Jurgen Klopp in panchina. Sia l’anno scorso che quello prima abbiamo perso tre a uno, mentre nel 2018 ne abbiamo presi cinque e nella stagione precedente quattro. Bisogna tornare al 2012/13 per ritrovare una nostra vittoria ad Anfield, firmata da Santi Cazorla e Lukas Podolski ma ricordata per la miglior prestazione di Abou Diaby con la maglia dell’Arsenal – una vita fa.
È ancora troppo presto per speculare sulla formazione e sugli XI di partenza ma sarà intrigante vedere se Mikel Arteta deciderà di stravolgere la fisionomia della squadra e adattarsi ad un avversario superiore oppure se insisterà con il 4-2-3-1 e proverà a giocarsela a viso aperto, in una sorta di esame di maturità per la sua giovanissima squadra.
Personalmente parlando, la sensazione dominante in vista della partita di sabato è il fatalismo, perchè ho pochissime aspettative ma sono consapevole che probabilmente andranno tradite, per quanto basse: mi piacerebbe vedere una squadra coraggiosa e determinata, capace di affrontare una avversario più forte con un pizzico di sfrontatezza e provare a metterli in difficoltà, invece di chiudersi ad oltranza e subire le ondate dei Reds.
È ancora presto tuttavia per pensare al Liverpool, c’è ancora tempo per godersi il probabile esordio di Aaron Ramsdale con la maglia dell’Inghilterra, la prima presenza da titolare di Emile Smith Rowe, vedere in quali condizioni torneranno Pierre-Emerick Aubameyang, Gabriel e Takehiro Tomiyasu, valutare la tenuta di Kieran Tierney dopo il doppio impegno con la Scozia, stabilire quanto sia grave l’infortunio occorso a Sead Kolašinac, concentrarsi sul recupero di Thomas Partey e preparare sul campo i possibili scenari che rischiamo di ritrovarci davanti ad Anfield.
Nel frattempo, nella solitudine del nostro sistema di riferimento solidale, aspettiamo.