Da Grande

Ah, come crescono in fretta! Un giorno sono in fasce, il giorno dopo sono già degli ometti.
L’ultimo ragazzino che tale non è più risponde al nome di Gabriel Martinelli, che pure ha solo vent’anni.

Il brasiliano, autore di un gol sontuoso contro il Newcastle nell’ultimo turno di campionato, non assomiglia più nemmeno un po’ a quello sbarbatello mingherlino sbarcato all’Arsenal dall’Ituano, Club di quarta divisione, ma sempre di più ad un attaccante pronto a prendersi responsabilità da adulto.
Siamo ancora relativamente lontani dal “prodotto finito” ma non troppo distanti dall’avere un giocatore capace sia di entrare a partita in corso per rinvigorire l’attacco, sia di partire dal primo minuto e interpretare un ruolo da protagonista e non più da comprimario.

Il Gabriel Martinelli arrivato dall’Ituano era un giocatore leggero, in grado di spaccare una partita con un’accelerazione delle sue e molto istintivo, con tutti i pro e i contro del caso: se da una parte era tra i pochi in grado di creare un’occasione da gol dal nulla, dall’altra il suo dribbling lasciava spesso a desiderare e le sue capacità di manovra erano molto approssimative.
Oggi invece, con qualche centinaio di sedute in palestra in più e alle spalle tanti allenamenti sotto la guida di Mikel Arteta, Gabriel Martinelli può resistere alla rugosità della Premier League e si muove con molta più efficacia sul terreno di gioco, con e senza il pallone.

Martinelli scores amazing Arsenal debut goal with his chest before Emery  hints at shock first team role for Brazilian teenager
Gabriel Martinelli nel 2018
Arsenal ace Martinelli flattered by Klopp's 'talent of the century' praise  that sparked Liverpool transfer rumours
Gabriel Martinelli nel 2021

Il compito più arduo, per Mikel Arteta, sarà mantenere intatto l’aspetto più istintivo del gioco del brasiliano e preservare il fattore “WOW!” che gli permette di cambiare il corso di una partita con una singola giocata, il tutto mentre affina le qualità tecniche, fisiche e tattiche del giovane attaccante.
Se i paragoni con Ronaldo (quello vero) lasciano il tempo che trovano, in Gabriel Martinelli c’è un attaccante che può diventare una bella combinazione di atletismo e tecnica, perché gli ingredienti di base sono molto buoni: a velocità, coraggio e fantasia si stanno infatti aggiungendo potenza e tocco di palla.
Il gol segnato al Newcastle è un ottimo manifesto delle capacità del brasiliano, in questo caso, poiché per lettura di gioco, istinto e tecnica pura si tratta di un’azione riservata solo ai migliori (in essere o in divenire).

Data l’influenza che Mikel Arteta ha avuto sulla crescita di attaccanti esterni come Sterling, Sane e Mahrez ai tempi del Manchester City, si può essere ottimisti circa il futuro di Gabriel Martinelli, che potrebbe essere il prossimo giovane a diventare un elemento fondamentale per la formazione di Mikel Arteta.
Dopo Bukayo Saka (20 anni), Emile Smith Rowe (21), Aaron Ramsdale (23), Takehiro Tomiyasu (23) e Gabriel (24 tra poco), il prossimo sembra essere proprio lui, Gabriel Teodoro Martinelli Silva.

Il presente porta il nome di Pierre-Emerick Aubameyang, il futuro però appartiene al brasiliano.

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