L’Anteprima: Arsenal v Southampton

iVictoria o muerte! Senza scomodare i rivoluzionari veri, questa partita puzza di ultima spiaggia per le nostre ambizioni europee.
Un risultato diverso da una vittoria, in casa, contro una compagine che occupa il 16esimo posto e non vince da quattro partite, aggiungerebbe pressione sulle spalle di Mikel Arteta, forse eccessiva per il manager.

Si può vincere, si deve vincere. Non mi piace dirlo ma il come non importa, per lo meno non oggi.

LA CONFERENZA STAMPA

Infastidito? Nervoso? Depresso? Difficile dire cosa sia Mikel Arteta ma è fin troppo chiaro che il manager non è contento. Il modo in cui ha risposto picche a chi gli chiedeva un commento su Wijnaldum è bastato a inquadrare l’umore dello spagnolo.

Mikel Arteta “risponde solo alle domande riguardanti i giocatori attualmente all’Arsenal” e per iniziare ha dato un aggiornamento dall’infermeria:

“Emile [Smith Rowe] oggi si è allenato e si sente meglio rispetto alla partita precedente, quindi sono speranzoso di poterlo avere a disposizione per la partita [contro il Southampton]”

Una buona notizia, perché il giovane centrocampista inglese resta il nostro miglior marcatore stagionale e uno dei pochi a saper dare un’accelerata improvvisa alla manovra. Purtroppo per Mikel Arteta, però, i giornalisti hanno insistito sul mercato, più che sulla partita:

“(a proposito di eventuali innesti dal mercato) Sono concentrato solo sui giocatori che ho a disposizione, posso solo aiutare i giocatori a migliorare. È l’unica cosa per posso controllare. (Su una possibile cessione di Aubameyang) Non ne abbiamo mai parlato, ovviamente. Quando uno dei nostri è in difficoltà dobbiamo aiutarlo.”

Se non l’avvesero capito i giornalisti presenti, non è aria per parlare di pettegolezzi di mercato, anche se lo spagnolo parla volentieri della situazione di Eddie Nkeitah:

“La sola ragione che lo ha spinto a cercare altrove è la voglia di giocare più spesso […] Stiamo parlando con lui e con il suo agente per trovare la soluzione migliore, Eddie sa quanto lo stimo e che mi piacerebbe vederlo restare.”

Non è ancora finita, insomma, e ciò spiegherebbe meglio alcune scelte del manager, che ha preferito l’attaccante inglese a Nicolas Pépé e Pierre-Emerick Aubameyang. In chiusura, Mikel Arteta ha parlato del Southampton:

“Conosco Ralph e la squadra e sono dinamici, aggressivi, offensivi e pressano in maniera molto intensta e un’ottima squadra in transizione, è così che trovano i gol e creano occasioni. Sono una squadra molto pericolosa.”

L’AVVERSARIO

Sedicesimi in classifica a +6 sulla zona retrocessione, i Saints non attraversano un gran momento di forma (vi suona familiare?) e hanno bisogno di punti per riagganciare la metà alta della classifica, quindi verranno all’Emirates Stadium per imporre il proprio ritmo e il proprio gioco.

La squadra di Hasenhüttl non è nota per fare compromessi tattici o di atteggiamento, quindi affronterà la partita con piglio conquistatore e aggressivo; nonostante qualche assenza di troppo, tra le quali spiccano quelle dei portieri McCarthy e Forster che hanno obbligato il manager a mettere sotto contratto il 40enne Willy Caballero, il Southampton proverà a fare gioco dal basso come suo solito e soprattutto aggredire l’avversario fin nella propria trequarti.

Come detto, però, sono tante le assenze e il prezzo da pagare potrebbe rivelarsi molto alto: in difesa mancheranno Salisu (squalificato) e Bednarek (infortunato), a centrocampo non ci sarà Romeu (squalificato) mentre in attacco Hasenhüttl dovrà rinunciare ancora a Djenepo (problemi personali) e Armstrong (infortunato).

Ci saranno invece tre degli elementi più interessanti dei Saints, ovvero il terzino Livramento e gli attaccanti Tella e Borja, tutti da tenere d’occhio molto attentamente.

CASA ARSENAL

È tornata la paura, in casa Arsenal. Se la sconfitta ad Anfield contro il Liverpool era prevista e prevedibile, quelle contro Manchester United e Everton stanno lasciando strasichi importanti. Non è tanto il risultato in sé a preocccupare, quanto le due prestazioni negative, difficile da spiegare in maniera razionale.

La vittoria interna contro il Newcastle, anziché diventare l’inizio di una nuova serie positiva, resta quindi l’eccezione in mezzo ad un oceano di mediocrità. In quest’ottica, la sfida interna di questo pomeriggio è un crocevia per la seconda parte di stagione, ora più che mai decisiva per restare in contatto con l’Europa.

Mikel Arteta e i suoi devono trovare il modo di tornare ai fondamentali che hanno permesso alla squadra di mettere assieme un filotto di sei vittorie e due pareggi, striscia che si è interrotta ad Anfield senza grosse sorprese. In quel periodo la squadra ha incassato appena quattro gol e mantenuto la porta inviolata in cinque occasioni su otto incontri, mentre da allora i gol incassati sono nove in quattro partite ed un solo clean-sheet.
Stesso discorso vale per l’attacco, con 1.6 gol segnati a partita prima di Anfield and 1.2 dopo la trasferta di Liverpool, un altro segnale poco incoraggiante.

Sento che probabilmente non mi diranno il Nobel per la matematica per questo ma se segni meno e incassi di più, generalmente sei destinato a perdere, quindi è tempo di tornare a fare le cose bene, senza troppe improvvisazioni o esperimenti.

IL DUELLO CHIAVE

Non si tratta esattamente di un duello individuale ma credo (voglio, spero…) che questa sarà la partita di Thomas Partey: il ghanese, in evidente difficoltà nelle ultime settimane ma non esclusivamente per colpa sua, è tra i migliori nel recuperare palla in zona offensiva e potrebbe risultare decisivo nel soffocare sul nascere la manovra dei Saints, riuscendo al contempo a far ripartire l’azione con l’avversario sbilanciato o mal posizionato in campo.

Altrove, sarà interessante osservare il movimento degli esterni sulla nostra corsia di sinistra: il giovane Valentino Livramento è una delle sorprese della stagione e se la vedrà con Kieran Tierney, abituato a sfondare in maniera regolare soprattutto grazie al movimento ad accentrarsi di Emile Smith Rowe (se recuperato). Data la tendenza del giovane anglo-portghese ad avanzare regolarmente, il nostro duo di sinistra potrebbe trovare spazi interessanti.

Fun Fact del giorno: sia Valentino Livramento che Emile Smith Rowe sono nati a Croydon.

LA FORMAZIONE

Ramsdale, Tomiyasu, White, Gabriel, Tierney, Thomas, Sambi Lokonga, Saka, Ødegaard, Smith Rowe, Aubameyang.

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