Don’t Stop Me Now!

Fermàti sul più bello!
La partita tra Arsenal e Wolverhampton, prevista per martedí all’ora di pranzo, è rinviata.

Nonostante le misere 45 ore d’intervallo tra le due partite, più ci penso e più fatico a convincermi che il rinvio della sfida contro i Wolves sia una buona notizia.

C’è il rischio d’infortuni, c’è il rischio di estendere i contagi, c’è il rischio che la squadra vada in overdrive ma interrompere così una striscia di quattro vittorie consecutive è un peccato – soprattutto visto che all’orizzonte si staglia, minacciosa, l’ombra del Manchester City.

Ho la sensazione che avremmo incamerato altri tre punti pesanti prima della sfida interna con gli uomini di Guardiola, tre punti che sarebbero potuti essere molto importanti per la stagione.
Con gli altri Club che accumulano le partite rinviate e dovranno, presto o tardi, inserirle tutte in un calendario già bello pieno, l’idea che l’Arsenal potesse continuare a mandare avanti la propria stagione come pianificato mi sembrava un gran vantaggio.

Al Covid non si comanda, quindi non abbiamo altra scelta che adattarci.

Il 5-0 al Leeds, sommato al 5-1 al Sunderland in Carabao Cup e al 4-1 al Leeds a Ellan Road, sembrava averci messo nella posizione ideale per vincere anche contro il Wolverhampton e quindi chiudere il mese di dicembre col massimo di punti a disposizione, prima di addentrarci in quel periodo da incubo che corrisponde con il primo mese dell’anno nuovo.

La squadra che ha battuto Leeds e Norwich lo ha fatto giocando con autorità, maturità, incisività e padronanza assoluta dei propri mezzi tecnici, fisici e mentali, quindi mi secca un po’ dover arrestare questo momento di gran forma e ricominciare subito con il peggiore degli avversari possibili, forse l’unico assolutamente fuori portata per questa squadra in questo preciso momento.

Sono consapevole che si tratti di uno stop di appena cinque giorni ma temo che mentalmente i giocatori faticheranno a gestire il passaggio dalla preparazione per una partita casalinga contro una squadra alla propria portata a quella per uno scontro con una corazzata come il Manchester City, sapendo poi che il resto del calendario sarà una continua corsa ad ostacoli.

Dopo il City in casa, infatti, dovremo vedercela due volte con il Liverpool in Carabao Cup, poi andremo a giocarci il derby a casa del Tottenham e infine riceveremo il Burnley all’Emirates Stadium – senza dimenticare la partita di FA Cup contro il Nottingham tra le due semifinali di Carabao Cup.

Un mese che dirà molto sulle nostre ambizioni per la seconda parte della stagione, sia perché ci giochiamo punti pesanti in chiave europea sia perché dovremo fare a meno di Thomas Partey, Nicolas Pépé, Mohamed Elneny e Pierre-Emerick Aubameyang. Per quanto tre dei quattro siano rincalzi, la ristrettezza numerica della nostra rosa non ci permette di perdere quattro elementi a cuor leggero.

Non è ancora il momento di fasciarsi la testa, comunque: per ora è giusto crogiolarsi pensando a quanto ci sta facendo divertire questa squadra e quanto potenziale abbia.

Questa sensazione non la ferma nemmeno il Covid.

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