Arsenal v Liverpool rinviata. Così è deciso, l’udienza è tolta.
Un po’ troppo facile, a mio parere.
Il Liverpool ha visto accolta la richiesta di rimandare la semifinale di andata di Carabao Cup, che si sarebbe dovuta giocare questa sera all’Emirates Stadium. I Reds hanno avanzato la richiesta dopo aver rilasciato un comunicato stampa nel quale confermavano l’avvenuta notifica di “diversi casi di sospetta positività” tra giocatori e staff ed aver chiuso il centro di allenamento.
Quello emesso dal Club del Merseyside è un comunicato pieno di ipotesi e speculazioni, più che di fatti: si parla di “casi sospetti”, di una situazione che “potenzialmente potrebbe peggiorare” ma gli unici casi di positivà acclarati riguardano tre giocatori, il manager e il suo vice.
A questi vanno ad aggiungersi sette infortuni e tre assenze dovute alla Coppa d’Africa, alla quale prendono parte Salah, Mané e Keita.
Nell’insieme sono molte assenze, ovviamente, ma in un mondo pre-Covid questa partita si sarebbe giocata, non ho nessun dubbio in merito. Si sarebbe parlato di un Liverpool “in emergenza”, di Klopp “costretto a schierare una squadra sperimentale” ma nessuno si sarebbe sognato di vedere la partita rinviata. Shit happens, insomma.
La English Football League invece ha deciso di rinviare la gara di andata e d’invertire le partite in casa e in trasferta, quindi l’andata si giocherà ad Anfield il 13 gennaio e il ritorno all’Emirates una settimana più tardi. La decisione della EFL, inoltre, cambia radicalmente il nostro calendario, perché ora affronteremo Liverpool (A), Spurs (A), Liverpool (H) e Burnley (H) in appena nove giorni, un tour de force al quale avremmo fatto volentieri a meno. Spero che la gara interna contro la squadra di Dyche venga spostata alla domenica, se non al lunedì sera, oppure avremo appena due giorni tra il ritorno di Carabao Cup e la partita di Premier League.
Più di qualsiasi altra cosa, questa decisione è uno smacco per il Leyton Orient, che era stato eliminato d’ufficio dalla competizione perché incapace di mettere insieme abbastanza giocatori per affrontare il Tottenham, causa….un focolaio di Covid-19. Due pesi, due misure, come accade fin troppo spesso oltremanica.
Il regolamento dice che servono un minimo di 14 giocatori per poter disputare l’incontro e non posso credere che il Liverpool non abbia 14 giocatori da schierare contro l’Arsenal, nonostante il Covid-19, gli infortuni e la Coppa d’Africa. Il Leyton Orient è stato cacciato in linea con il regolamento, il Liverpool invece ha goduto di un trattamento di favore.


Sarò troppo cinico, sicuramente ho torto ma comincio a pensare che l’emergenza sanitaria in corso venga percepita e utilizzata come un’opportunità, in ambito calcistico. È un pensiero che mi dà i brividi ma non riesco a togliermelo dalla testa, perché la trasparenza è quasi nulla quando si tratta di comunicare dati e numeri, il che lascia aleggiare questo terrificante dubbio.
È una questione di coerenza e di trasparenza, due concetti più che mai astrusi per l’Inghilterra calcistica.