Postponement FC, please report for duty.
Il Burnley di Dyche è, ad oggi, la squadra che ha rinviato più partite (5) a causa del Covid-19 e degli infortuni.
Salvo sorprese dell’ultimo minuto, questa volta i Clarets dovranno scendere in campo.
L’AVVERSARIO
Ultimi in classifica con una sola vittoria in tutta la stagione, gli uomini di Dyche soffrono di pareggite acuta e faticano a togliersi dalla zona retrocessione. La scorsa stagione, dopo 17 turni, il Burnley era sedicesimo in classifica, con cinque punti di vantaggio sulla terz’ultima: nulla di trascendentale ma una navigazione abbastanza sicura, che quest’anno manca tremendamente.
Al netto di una difesa che comunque resta decente (27 gol subiti, meno di West Ham e Manchester United), il Burnely fatica tremendamente a trovare la via del gol e la recente cessione di Wood al Newcastle non aiuterà il povero Dyche: dopo l’ivoriano Cornet, infatti, la torre neozelandese era il secondo marcatore del Club in Premier League, anche se con appena tre reti.
L’ultima partita del Burnley risale al 2 gennaio, quando i Claret sono usciti sconfitti per 3 a 1 da Ellan Road, quindi è difficile capire quale avversario ci troveremo di fronte: Dyche conferma di aver recuperato qualche elemento ma sarà senza attacco perché Wood è stato ceduto, Barnes non è pronto e Cornet è impegato in Coppa d’Africa, quindi vige ancora lo stato di emergenza dalle parti di Turf Moor.
CASA ARSENAL
Se Dyche piange, Mikel Arteta di certo non ride. Il manager spagnolo a centrocampo dovrà fare a meno di Thomas Partey e Granit Xhaka, entrambi squalificati, r di Mohamed Elneny, impegnato con l’Egitto in Coppa d’Africa. A questi si aggiungono Cédric e Calum Chambers, in dubbio per i rispettivi infortuni, mentre altri giocatori sono apparsi lontani dalla propria migliore condizione, durante la semifinale di ritorno di Carabao Cup, persa contro il Liverpool.
Difficoltà varie a parte, l’occasione è troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire i tre punti: le vittorie di Tottenham e Manchester United hanno accorciato ulteriormente la classifica e perdere terreno potrebbe rivelarsi molto pericoloso. Serve una vittoria, che sarebbe la prima dell’anno nuovo per l’Arsenal, per restare in scia delle avversari e approfittare del fatto che Chelsea (3°) e Tottenham (4°) si scontrino a Stamford Bridge.
Da valutare le condizioni di Takehiro Tomiyasu, Emile Smith Rowe e Martin Ødegaard, fatti rientrare in fretta e furia contro il Liverpool.
IL DUELLO CHIAVE
Ceduto Wood e perso momentaneamente Cornet, impegnato in Coppa d’Africa, il Burnely è virtualmente privo di attaccanti. Attenzione allora alle situazioni di calcio piazzato, con lo specialista Westwood sempre preciso nel trovare Mee e gli altri saltatori. Altro elemento pericoloso tra le fila del Burnley, se recuperato, sarà McNeil, che con i suoi inserimenti può causare problemi tra le linee.
Sul versante opposto gli uomini in forma del momento sono Bukayo Saka e Martin Ødegaard: il primo può causare enormi problemi in una zona dove il Burnley sarà scoperto, poiché privo sia di Taylor che di Pieters, entrambi convalescenti; il norvegese, dal canto suo, sarà il principale istigatore della nostra manovra, soprattutto se ritroverà un ruolo più avanzato.
LA FORMAZIONE
Ramsdale, Tomiyasu, White, Gabriel, Tierney, Sambi Lokonga, Ødegaard, Smith Rowe, Saka, Martinelli, Lacazette.