L’Anteprima: Arsenal v Wolverhampton

Che paura, arriva il lupo cattivo…
L’avversario di stasera arriva all’Emirates deciso a lavare l’onta della sconfitta della partita di andata, disputata meno di due settimane fa, e dei festeggiamenti dei nostri giocatori al triplice fischio.

Da quando non si può più festeggiare una vittoria?

LA CONFERENZA STAMPA
  • L’importanza della fase difensiva e dell’approccio mentale dei giocatori, collettivamente e individualmente
  • La corsa al quarto posto “sarà come un giro sulle montagne russe”
  • L’eccezionale solidità difensiva del Wolverhampton e il gran lavoro di Bruno Lage
  • La Champions League è il traguardo per questo Club, che vuole parteciparvi ogni anno
  • I gol di Smith Rowe non sono una coincidenza ma i frutti del lavoro effettuato nell’ultimo anno
L’AVVERSARIO

Avvelenati dai nostri festeggiamenti in occasione della partita di andata e carichi per le due vittorie contro Tottenham e Leicester, gli uomini di Lage arrivano all’Emirates con tantissima voglia di rivalsa. Non bastasse questo, il Wolverhampton ha recuperato due elementi importanti, ovvero Neto e Hwang, che aggiungeranno peso all’attacco, spesso molto macchinoso.

I Wolves sono rientrati prepotentemente in corsa per l’Europa e intendono restarci, come dimostrano le vittorie contro le dirette concorrenti. Quella dell’Emirates Stadium è un’altra tappa fondamentale e potrebbe essere l’ennesimo scalpo illustre per una squadra che ha già battuto Leicester, Tottenham, West Ham e Manchester United.

A livello tattico potremmo rivedere il Wolverhampton con il 3-4-3 e Pedro Neto in attacco assieme a Jiménez e Podence, l’uomo in forma del momento. Rispetto all’andata dovrebbe giocare anche Aït Nouri, protagonista contro il Leicester ma rimpiazzato da Marçal in occasione della partita del Molineux.

CASA ARSENAL

L’infermieria è vuota, il morale è alto dopo la vittoria interna contro il Brentford e la squadra recupera Gabriel Martinelli, squalificato per una giornata dopo il doppio giallo rimediato contro il Wolverhampton.

La partita contro i Wolves è di capitale importanza per scavare un solco tra noi e loro e spingerli fuori dalla lotta per un posto in Europa, anche in virtù della partita in più giocata dagli ospiti, rispetto a noi. L’unico grande dubbio di formazione per Mikel Arteta riguarda l’attacco, dove Gabriel Martinelli, Emile Smith Rowe e Alexandre Lacazette si giocano due maglie: la soluzione più ovvia sarebbe rimpiazzare l’inglese con il brasiliano, tuttavia è difficile togliere Emile Smith Rowe dopo una prestazione come quella di sabato scorso. E se l’inglese giocasse da falso nueve?

Scontato il rientro di Takehiro Tomiyasu, che prenderà il posto di Cédric, mentre il resto della formazione sembra già scritto, almeno per quanto riguarda i nomi. A livello tattico sarà interessante vedere se Mikel Arteta chiederà di nuovo a Granit Xhaka di giocare in posizione più avanzata, con Thomas Partey davanti alla difesa, oppure se si tornerà ad un 4-2-3-1 più classico.

IL DUELLO CHIAVE

Come all’andata, il centrocampo sarà la zona più critica per entrambe le squadre: se Mikel Arteta confermerà il 4-3-3, Thomas Partey avrà la responsabilità di avviare l’azione in maniera veloce, evitando il pressing di Podence e Neto (o chi per lui). Di fronte, occhio all’onnipresente Neves e alle sue conclusioni dalla distanza.

Il Wolverhampton ha due esterni di centrocampo più abili in fase offensiva che in fase difensiva (soprattutto a destra), sarà quindi molto importante trovare Bukayo Saka e Gabriel Martinelli (o Emile Smith Rowe) nello spazio tra il centrale difensivo e il tornante.

I PROBABILI XI

Ramsdale, Tomiyasu, White, Gabriel, Tierney,Thomas, Xhaka, Ødegaard, Saka, Smith Rowe, Martinelli.

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