Aspettative Altissime

C’è la pausa e quindi tocca parlare di quel che accade e accadrà fuori dal campo.
Non volendo parlare di arbitri, è l’occasione buona per parlare del mercato estivo, anche se è ancora lontano.

Le aree da ritoccare sono piuttosto evidenti, gli obiettivi di mercato invece molto meno perché sono tanti i parametri da prendere in considerazione: la posizione finale in classifica e annesso calendario per la prossima stagione; la situazione contrattuale di alcuni giocatori; il budget a disposizione del Club e l’interesse che saprà generare in certi profili – quelli che poi ti fanno fare il salto di qualità.

Non sarà una sessione di mercato semplice, lo avrete già capito.

A rendere le cose ancora più complesse per Edu e Mikel Arteta ci si metteranno anche le nostre aspettative monstre, alimentate da una sessione di mercato molto vicina alla perfezione, l’estate scorsa: Aaron Ramsdale e Ben White stanno dimostrando di essere tra i migliori in Premier League, nei rispettivi ruoli; Takehiro Tomiyasu si è integrato alla perfezione fin dal primo giorno ed è una certezza; Martin Ødegaard è salito incredibilmente di livello negli ultimi mesi e i giovani Nuno Tavares e Albert Sambi-Lokonga hanno messo in mostra un certo potenziale, da sviluppare con calma e lungimiranza.

Un filotto incredibile ma al contempo difficile da ripetere, il che aggiungerà pressione sulle spalle della dirigenza e del manager.

Da tifoso, mi appunterò tutto ciò che all’epoca fu scritto quando l’Arsenal ha sborsato diverse decine di milioni per Ben White e Aaron Ramsdale o quando Takehiro Tomiyasu veniva dipinto come un centrale di difesa adattato a terzino o come un reietto scartato da qualsiasi altro Club di Premier League (Tottenham in primis), in modo da ricordami che è il campo ad avere ragione, non gli esperti o presunti tali.
Tutte le polemiche e gli sfottò, non solo esterni, ai danni del nostro manager e del direttore tecnico dovranno fungere da monito quando si tratterà di esprimere un giudizio sulla prossima finestra di mercato, oppure rischiamo tutti di bruciarci le ali come fatto meno di un anno fa.

Anche la gestione di William Saliba, in questo senso, deve farci riflettere: perché mandarlo di nuovo in prestito? La maglia numero 4 affidata a Ben White è il segno che il francese non ha un futuro in squadra? Tanti interrogativi ai quali è stata data una risposta troppo frettolosa, smentita poi dai fatti. Il francese sta disputando un’ottima stagione con l’Olympique Marseille ed è fresco di convocazione con la Nazionale maggiore francese, a coronamento della sua crescita nell’ultimo anno.

Ad un certo punto pareva che Mikel Arteta si fosse impuntato sul non concedere la minima possibilità all’ex Saint-Étienne, per principio, ma quando vediamo come ha poi favorito l’esplosione di Gabriel Martinelli, aiutato Emile Smith Rowe a cercare la porta con più insistenza e precisione, dato fiducia a Takehiro Tomiyasue Aaron Ramsdale o aiutato Bukayo Saka a compiere un ulteriore salto di qualità, è difficile credere che il manager spagnolo non ci sappia fare con i giocatori più giovani.

Insomma, gli “errori” che sono stati imputati a Mikel Arteta ma che si stanno dimostrando in realtà buone scelte iniziano ad essere tanti, quindi lo spagnolo merita un surplus di fiducia da parte di noi tifosi e soprattutto merita la nostra pazienza. Non tutti i nuovi acquisti saranno così bravi e veloci ad inserirsi nel progetto e fornire prestazioni di altissimo livello, ci saranno alcuni acquisti sbagliati ma mi sento di dire che non rincorreremo più i Willian di questo sporco mondo – e questo è già un ottimo traguardo.

Ricordate che non tutte le ciambelle vengono col buco, nemmeno ai più grandi pasticceri…

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