Eddie Nketiah, Mohamed Elneny e Rob Holding sono solo gli ultimi della lista.
Gli ultimi eroi improvvisati che hanno contribuito a tenere vivo il nostro sogno.
Prima di loro, lungo questa stagione “da ottovolante”, come l’ha definita Mikel Arteta, sono stati Nuno Tavares e Bernd Leno ad elevarsi a ruolo di supereroi, mentre Gabriel Martinelli e Emile Smith Rowe si alternavano nel ruolo di goleador improvvisato.
Ognuno dei giocatori a disposizione del manager spagnolo ha avuto, ad un certo punto della stagione, i “15 minuti di celebrità” cui faceva riferimento Andy Warhol mezzo secolo fa e ognuno di loro si è guadagnato una medaglietta luccicante, da esibire davanti ai tifosi.
C’è un giocatore che manca all’appello, un giocatore che non ha (ancora) vissuto quel momento e non ha mai davvero contribuito a questa cavalcata impossibile, che ci porta ad essere quarti in classifica con quattro partite da giocare: Nicolas Pépé.
Eppure, il momento magico lo ha avuto anche lui, il 24 febbraio scorso, quando ha segnato il gol che ha dato il via alla rimonta contro il Wolverhampton, poi completata da Alexandre Lacazette all’ultimo respiro, con l’Emirates Stadium che esplodeva.
Senza quella vittoria, oggi non saremmo qui a parlare di quarto posto e di Champions League.
Eppure, dopo quel momento di gloria, Nicolas Pépé è tornato immediatamente nel dimenticatoio e si è dovuto accontentare di scampoli di gioco contro Crystal Palace, Brighton e Southampton per poi non mettere più piede in campo nelle ultime tre uscite della squadra, tutte vincenti.
L’ivoriano, l’acquisto più costoso della storia dell’Arsenal, non si vede più.
Eppure ci sarà ancora bisogno di lui, perché Bukayo Saka accumula minuti e sembra sempre più stanco, viene continuamente maltrattato dagli avversari e si porta dietro qualche piccolo infortunio. Il momento di Nicolas Pépé è vicino e lui dovrà essere bravo a cogliere l’opportunità, come hanno saputo fare coloro i quali, come lui, sembravano destinati a non vedere più il rettangolo di gioco. Con appena 642 minuti di gioco in Premier League e solo 5 presenze da titolare, l’ex attaccante di Angers e Lille è tra i giocatori meno utilizzati da Mikel Arteta ma l’unico di quel gruppetto a non essere stato ancora ripescato: meno di lui hanno giocato solo Rob Holding, Mohamed Elneny e Eddie Nketiah, tutti elementi che oggi paiono intoccabili negli equilibri del manager spagnolo.
Mancano quattro partite alla fine, tra cui il North London Derby a casa del Tottenham, e ho il netto sentore che Nicolas Pépé avrà l’occasione per scrivere il proprio nome su questa stagione, che peraltro potrebbe essere l’ultima per lui con la maglia dell’Arsenal.
È tempo di riscatto anche per il Nico.