La Conta

Ieri ho scritto che CREDERÒ nella qualificazione alla prossima Champions League.
Non ho scelto a caso questo verbo, così spirituale, perché razionalmente è difficile rimanese positivi.

Oltre ad una buona fetta di autostima, la sconfitta contro il Tottenham ci ha portato via in un colpo solo Rob Holding e Gabriel, usciti anzitempo dal Tottenham Hostpur Stadium. Entrambi saranno quindi indisponibili per la partita di lunedì sera contro il Newcastle, con il secondo che rischia seriamente di aver terminato anzitempo la stagione.

Con Kieran Tierney assente da due mesi e Ben White non del tutto recuperato dopo l’infortunio muscolare patito contro il Manchester United, queste due assenze aggiuntive in difesa obbligheranno Mikel Arteta a rivoluzionare l’assetto della squadra in un momento cruciale della stagione. Il manager spagnolo dovrà incrociare le dita affinché l’ex difensore di Leeds e Brighton sia in grado di scendere in campo dal primo minuto a St. James’ Park, lunedì sera, perché altrimenti saranno grossi guai.

LA DIFESA CON BEN WHITE

Se Ben White dovesse essere in condizione di scendere in campo, la difesa dell’Arsenal potrebbe avere una fisionomia quantomeno accettabile, con tre giocatori su quattro sistemati nei propri ruoli naturali. Mikel Arteta infatti potrebbe schierare Cédric a destra, Ben White centrale di destra, Takehiro Tomiyasu centrale di sinistra a Nuno Tavares terzino sinistro.
La straordinaria abilità del giapponese di calciare con entrambi i piedi permetterebbe un’uscita del pallone pulita e la sua intelligenza tattica aiuterebbe ad alleviare le deficienze difensive di Nuno Tavares, che ben conosciamo.

Takehiro Tomiyasu però non è un centrale di ruolo, il che ovviamente non può lasciarci del tutto tranquilli.

LA DIFESA SENZA BEN WHITE

L’altra ipotesi, ovvero una difesa senza Ben White, è semplicemente spaventosa: con Takehiro Tomiyasu unico difensore puro a poter giocare al centro, Mikel Arteta si ritroverebbe a dover schierare uno tra Granit Xhaka o Mohamed Elneny accanto al giapponese, oppure gettare nella mischia uno tra Zach Swanson, Omar Rekik o Mazzed Ogungbo.

Per quanto sia preferibile non pensare nemmeno ad una potenziale linea difensiva composta da Cédric, Tomiyasu, Xhaka e Nuno Tavares, siamo ad una sola, piccola ricaduta da questo scenario ed è quindi saggio prepararsi anche a questa evenienza. Dovendo scegliere tra Mohamed Elneny e Granit Xhaka per fare il centrale difensivo, sceglierei senza dubbio lo svizzero, se non altro per la sua personalità. L’unico dubbio, per quanto mi riguarda, è l’impatto che avrebbe l’assenza di Granit Xhaka a centrocampo e di conseguenza sulla nostra manovra, molto dipendente dalle verticalizzazioni dello svizzero. In questo caso, toccherebbe a Albert Sambi Lokonga occupare lo spazio lasciato libero da Granit Xhaka e garantire verticalità alla manovra.

Il belga sarebbe comunque l’ultimo dei problemi, ovviamente, ma anche questo rende l’idea della missione che attende Mikel Arteta e i giocatori, se vogliono tornare in Champions League dopo sei anni. Il vero problema è che siamo qui a fare la conta dei giocatori a disposizione.

Non è un caso che abbia scelto il verbo credere.

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