Foglia Morta

Nicolas Pépé sembra aver terminato la sua avventura all’Arsenal.
L’ivoriano, che ha giocato pochissimo quest’anno, sembra destinato a partire.

È la cosa migliore per tutti, in fin dei conti: Nicolas Pépé ha appena compiuto 27 anni e non può essere soddisfatto del ruolo da comprimario come quello al quale sembra averlo relegato Mikel Arteta, in maniera quasi irreversibile; l’Arsenal, che all’epoca aveva investito 80 milioni per strapparlo al Lille, ha l’ultima oppourtunità per provare a monetizzare col cartellino dell’ivoriano, che andrà a scadenza nel 2024 e Mikel Arteta deve poter avere a disposizione un giocatore sul quale contare con convinzione, a differenza di quanto successo con Nicolas Pépé.

Allo stesso tempo, la separazione sarà una sconfitta per tutti e nessuno potrà uscirne bene: il giocatore, mai adattatosi veramente alla Premier League o al modo di giocare di Mikel Arteta; il Club, reo di aver agito d’impulso, senza una strategia, e Mikel Arteta che non ha saputo valorizzare il giocatore – se non a sprazzi.
Suo malgrado, Nicolas Pépé passerà alla storia come il più grosso errore di mercato commesso dal Club nella propria storia, peggiore perfino di Willian. One Season Wonder per eccellenza, l’ivoriano è arrivato dopo una stagione numericamente eccezionale in Ligue 1 (22 gol, 11 assist) ma è stato pagato quanto un giocatore capace di ripetere certe prestazioni anno dopo anno.

Eppure tutto era iniziato molto bene per Nicolas Pépé, primo giocatore a saltare in dribbling van Dijk dopo la bellezza di 50 partite:

Questo “record” è probabilmente la miglior descrizione che si possa fare di Nicolas Pépé, che quel pomeriggio a Liverpool ha lasciato sul posto un difensore statisticamente insuperabile ma, allo stesso, tempo si è divorato un’occasione da gol clamorosa a causa di un’esitazione di troppo.

Ai suoi dribbling fulminanti hanno spesso fatto seguito altri dribbling, molto meno fulminanti ma soprattutto futili, se non dannosi. A differenza di giocatori stilisticamente simili come Robben o Salah, Nicolas Pépé sembra non aver mai imparato l’arte della concretezza e ciò gli ha impedito di fare quel salto di qualità che le sue enormi qualità tecniche e atletiche gli avrebbero consentito di fare.

Eppure, i numeri di Nicolas Pépé sono sempre stati positivi: 8 gol e 10 assist durante la prima stagione, 16 gol e 5 assist quella successiva e 3 gol e 6 assist quest’anno, nonostante le 23 presenze complessive. Nicolas Pépé è quel tipo di giocatore i cui numeri raccontano una storia diversa rispetto agli occhi di chi guarda e per questo è difficilmente inquadrabile e giudicabile.

Con quel sinistro e quell’accelerazione, Nicolas Pépé avrebbe potuto essere l’uomo da 20 gol stagionali che stavamo disperatamente cercando e invece, nello spazio di due anni, è finito a fare la riserva ad un ragazzino che, ad appena 20 anni, gli ha dimostrato come si gioca in Premier League e come adoperare al meglio le proprie qualità.

Avrei voluto vedere di più da Nicolas Pépé. Avrei voluto vivere più spesso momenti come la notte di Europa League contro il Vitória. Avrei voluto vedere più spesso quel sinistro incrociato verso il palo lontano ed invece l’eredità che ci lascia Nicolas Pépé è la consapevolezza che non possiamo più permetterci acquisti da copertina ma che è indispensabile avere un piano e soppesare in maniera maniacale ogni investimento.

Speriamo almeno di aver imparato la lezione.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...