L’Identikit | Oleksandr Zinchenko

Ma quale Lisandro Martínez! Il tuttofare di Mikel Arteta si chiama Oleksandr Zinchenko.
Dopo una trattativa relativamente breve, il giocatore ucraino passa dal Manchester City all’Arsenal.

Non sappiamo se Oleksandr Zinchenko fosse l’obiettivo principale di Edu e Mikel Arteta o se il suo acquisto è subordinato al mancato arrivo dell’argentino dell’Ajax, passato al Manchester United, resta il fatto che per profilo e spesa complessiva l’affare a mio parere l’abbiamo fatto noi, più dei Red Devils.

Il campo darà le proprie risposte, come sempre, ma la duttilità dell’ex Shakhtar Donetsk e Ufa sarà molto preziosa per la squadra, così come la sua esperienza in Premier League e le sue ottime doti tecniche.

Nome Completo: Oleksandr Volodymyrovyč Zinčenko

Data e Luogo di Nascita: 15 dicembre 1996, Radomyshl (Ucraina)

Altezza: 1,75

Ruolo: terzino, centrocampista

Numero: TBC

Segni Particolari: Duttile, tecnicamente affidabile, esperto

Terzino o centrocampista? La grande questione, quando si parla dell’arrivo di Oleksandr Zinchenko all’Arsenal, è questa. Ne abbiamo discusso a lungo nell’ultima puntata di Clock End Podcast e non esiste una risposta giusta, anche se tendenzialmente il giocatore ucraino verrà utilizzato maggiormente come terzino, almeno nominalmente.

In maniera simile a João Cancelo al Manchester City e Takehiro Tomiyasu all’Arsenal, Oleksandr Zinchenko avrà il compito di accentrarsi in fase di costruzione e creare nuove triangolazioni sulla fascia sinistra, ancora oggi molto meno rodata di quella opposta, dove il giapponese, Martin Ødegaard e Bukayo Saka si trovano quasi a memoria.

Grazie alle sue conduzioni rapide e aggressive e alla sua capacità di occupare lo spazio tra la fascia e il corridoio centrale, Oleksandr Zinchenko permetterà a Mikel Arteta di avanzare ulteriormente il raggio d’azione della mezz’ala sinistra e d’isolare l’esterno mancino d’attacco, in modo da creare situazioni di uno-contro-uno e quindi potenzialmente superiorità numerica in quella zona.

Oleksandr Zinchenko però non solo un terzino invertito perché può anche calpestare la linea laterale e attaccare l’ampiezza, anziché accentrarsi, diventando così un’alternativa de facto di Kieran Tierney, oppure può giocare stabilmente da mezz’ala sinistra, ruolo che ricopre regolarmente con la Nazionale ucraina. Ogni combinazione è possibile con l’ucraino in campo, poiché la sua duttilità lo rende ideale sia per giocare con una mezz’ala più bloccata (Granit Xhaka) e un esterno d’attacco che si accentra (Emile Smith Rowe) che con con una mezz’ala più offensiva (Fábio Vieira, Youri Tielemans) e un esterno d’attacco che resta largo in isolamento (Gabriel Martinelli).

Nella prima configurazione, Oleksandr Zinchenko partirebbe da terzino e garantirebbe l’ampiezza, con Granit Xhaka in copertura e Emile Smith Rowe che attacca l’area di rigore, mentre nella seconda configurazione si accentrerebbe in fase di costruzione e sarebbe in grado di coprire il mezzo spazio di sinistra, permettendo così al centrocampista davanti a lui di giocare più vicino all’area di rigore. Esiste poi una terza configurazione, che lo vedrebbe sostituire Granit Xhaka a centrocampo, con Kieran Tierney o Nuno Tavares ad occupare tutta l’ampiezza del campo.

Le variabili sono quasi infinite e la costante solo una: la presenza in campo di Oleksandr Zinchenko.
Difficile non mostrare un sorriso a 32 denti, con queste premesse.

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