Tutti a parlare di Gabriel Jesus, giustamente. E Gabriel Martinelli?
Il giovane brasiliano, come il suo connazionale e compagno di reparto, è a quota due gol in due partite.
Il talento del secolo, come lo ha definito Jurgen Klopp in tempi non ancora sospetti, è forse il giocatore che più di ogni altro sta beneficiando del nuovo assetto disegnato da Mikel Arteta e soprattutto del lavoro con e senza palla di Gabriel Jesus, con il quale sembra aver già formato un’intesa molto promettente. Ho scritto ieri del povero Gabriel Martinelli abbandonato al proprio destino, sulla fascia sinistra, accerchiato da avversari e lasciato solo dai propri compagni di squadra, mentre quello odierno è un attaccante molto meno esterno e molto più interno ma soprattutto un attaccante che si trova a disposizione spazi che prima non aveva mai.
La coppia di brasiliani, nonostante il poco tempo trascorso assieme, si trova già a meraviglia e ha dimostrato di saper creare ogni tipo di problema alle difese avversarie, principalmente grazie all’intercambiabilità tra i due e le qualità sia tecniche che atletiche.
In apertura di partita, contro il Leicester, Gabriel Jesus ha svariato orizzontalmente e ha spesso accorciato sul centrocampo, prediligendo il lato destro – quello che solitamente è il nostro lato forte – per combinare con Martin Ødegaard e Bukayo Saka. Questo movimento, tutt’altro che casuale, ha creato enormi corridoi per Gabriel Martinelli, che con la sua velocità e la sua aggressività non si è fatto pregare per andare in profondità.
L’azione qui di seguito avrebbe meritato una conclusione diversa ma purtroppo Gabriel Jesus non ha visto l’inserimento del connazionale, altrimenti l’ex attaccante dell’Ituano sarebbe andato a tu per tu con Ward. Esito negativo a parte, l’azione dimostra come Gabriel Martinelli sia ancora il prescelto per giocare in isolamento sul lato debole ma in posizione molto più accentrata rispetto al passato, il che lo porterà ad avere maggiori occasioni da rete.


Se questo sarà il leit-motiv della stagione, possiamo aspettarci grandi numeri da parte di Gabriel Martinelli perchè il brasiliano ha già dimostrato in passato di saper essere freddo e cinico sottoporta, potenzialmente anche più di Bukayo Saka, che ha chiuso la passata stagione da capocannoniere della squadra. Per certi versi, Gabriel Martinelli potrebbe replicare all’Arsenal quello che Raheem Sterling ha fatto al Manchester City, ovvero diventare la principale arma offensiva della squadra pur partendo da una posizione defilata, almeno nominalmente.
La trasformazione di Gabriel Martinelli da esterno tutto velocità e dribbling a attaccante da venti gol a stagione passa principalmente dalla capacità di Gabriel Jesus di creare spazi per il connazionale, cosa che è ampiamente nelle corde del prodotto del vivaio del Palmeiras, e dalla qualità del palleggio del nostro centrocampo, che dev’essere in grado di garantire un possesso palla pulito e continuo sul lato forte, in modo da costringere gli avversari a rompere le righe e quindi lasciare spazi per il nostro attaccante.
Le prime indicazioni in merito sono positive, aspettiamo e vediamo come andranno le cose quando affronteremo avversari più in palla e soprattutto quando il nostro assetto sarà noto ai nostri avversari.
Nel frattempo possiamo goderci questo Gabriel2