Sulla fascia destra dell’Arsenal ormai si sente l’eco.
Con Reiss Nelson infortunato e Nicolas Pépé ormai palesemente fuori dal progetto, Bukayo Saka è solo.

L’inglese, che nelle ultime due stagioni ha giocato 89 partite di cui 81 da titolare (nazionale esclusa), ha sbaragliato qualsiasi forma di concorrenza e cementato così forte il suo posto nell’XI titolare da non aver più una vera alternativa in rosa.

Nulla di sorprendente, considerando che Mikel Arteta ne ha fatto l’uomo da copertina e la principale risorsa offensiva della squadra e lui ha risposto con 19 gol e 14 assist tra la stagione 2020/21 e quella appena trascorsa, durante la quale è stato il miglior marcatore e miglior giocatore della squadra. Bukayo Saka è il 5° giocatore U21 per minuti disputati in Premier League la stagione passata e più di lui hanno giocato solo Guéhi, Meslier, McNeil e Mitchell, che hanno però uno o addirittura due anni in più del prodigio di Hale End.

Difficile quindi trovare un giocatore che abbia le qualità e l’ambizione per andare a giocarsi il posto con un intoccabile come Bukayo Saka, tuttavia non è né salutare, né auspicabile che il nostro Little Chili continui a giocare sempre e non abbia la possibilità di tirare il fiato o semplicemente non abbia un rivale che continui a spingerlo a dare di più.

Ammesso che Nicolas Pépé sia davvero vicino ad una cessione al Nizza, come riportato da diverse fonti francesi, e che a Reiss Nelson venga trovata una sistemazione una volta recuperato, Edu e Mikel Arteta dovrebbero concentrare le proprie attenzioni su un esterno d’attacco per completare la rosa prima che il mercato chiuda o il rischio è che si debbano forzare alcune soluzioni che sono tutt’altro che ideali. Dando un’occhiata all’effettivo attualmente a disposizione di Mikel Arteta, infatti, nessuna delle possibili alternative a Bukayo Saka convince appieno, che sia per le caratteristiche del giocatore in questione o per il rapporto vantaggi/svantaggi derivante da un cambiamento tattico.

Che si tratti di Emile Smith Rowe, Gabriel Martinelli, Fábio Vieira, Marquinhos o Gabriel Jesus, non abbiamo ancora – a mio parere – il giocatore giusto al posto giusto. Buttare subito nella mischia il giovane brasiliano mi sembra azzardato, mentre il trequartista portoghese potrebbe non avere il fisico per reggere l’urto con l’intensità della Premier League, soprattutto nei duelli uno-contro-uno e gli altri stanno talmente bene dove sono che spostarli potrebbe portare più svantaggi che vantaggi (vedi sopra).

L’unica opzione che m’intriga davvero, se la soluzione non dovesse arrivare dal mercato, sarebbe vedere Gabriel Jesus spostato sulla destra e Eddie Nketiah centravanti perchè i due hanno dimostrato di sapersi cercare e trovare con grande continuità. L’ottimo inizio di stagione dell’ex Manchester City, infatti, ha concesso poche possibilità a Eddie Nketiah, che si è dovuto accontentare di pochi minuti. Purtroppo l’ex Chelsea non ha potuto continuare sullo slancio del finale della passata stagione, che lo ha visto protagonista assoluto, e merita più spazio e più occasioni perchè maturato tantissimo in un lasso di tempo relativamente corto.

Mancano poco meno di due settimane alla chiusura del mercato e resto fiducioso circa le capacità di Edu di piazzare il colpo finale, consegnando così a Mikel Arteta una rosa numericamente e qualitativamente all’altezza del compito che attende il manager spagnolo: l’anno scorso abbiamo perso il quarto posto a causa della mancanza di alternative valide a Thomas Partey e Takehiro Tomiyasu, non dobbiamo ripetere l’errore puntando troppo su un singolo, per quanto incredibilmente talentuoso.