Il North London Derby si avvicina e il clima pre-partita inizia pian piano ad installarsi.
Come giocheremo? E loro? Soffriremo il contraccolpo psicologico della sberla di maggio?
Tante domande, tanti dubbi e molta ansia, che ho provato a scacciare rifugiandomi in qualche pensiero felice, il primo dei quali è ovviamente il derby d’andata della passata stagione. Anche se quell’Arsenal è lontano parente di quello attuale e quel Tottenham oggi di fatto non esiste più, sono andato a rivedere quella partita per provare a convincermi che saremo pronti e che sapremo far pesare il fattore campo.
In quella che è stata tra le migliori prestazioni della prima metà di campionato, a colpirmi è stato uno dei protagonisti assoluti di quel pomeriggio, ovvero Emile Smith Rowe. Improvvisamente, mi sono reso conto che il biondino con la dieci sulle spalle mi manca molto e, più in generale, manca molto a questa squadra. Tra una cosa e l’altra, sono oltre sei mesi che non vediamo più quel giocatore, in quello stato di forma, con quell’esplosività e quel destro vellutato in zona gol.
Nonstante Gabriel Jesus, Bukayo Saka, Gabriel Martinelli, Martin Ødegaard, Fábio Vieira e Eddie Nketiah, al nostro reparto offensivo manca un giocatore capace di apparire, quasi dal nulla, quando c’è da finalizzare la manovra e guidare il pallone in porta; tra l’esplosività di alcuni e lo strapotere tecnico di altri, manca la capacità di passare inosservati di Emile Smith Rowe, quella che spesso fa la differenza nelle partite più serrate.
Mancano i suoi inserimenti da sinistra, manca il suo modo d’imprimere un’accelerazione improvvisa alla manovra e trasformare un fraseggio in un affondo, senza che gli avversari abbiano il tempo di organizzarsi.
Purtroppo ci si è messa la pubalgia a complicare le cose e ad impedire a Mikel Arteta di poter contare sul talento di Emile Smith Rowe, un giocatore che vorrebbe schierare più spesso e che ha sempre ritenuto centrale, nel proprio progetto. Ogni volta che Emile Smith Rowe ha avuto un problema fisico, il manager spagnolo non ha esitato a dichirare pubblicamente che lo avrebbe aspettato con impazienza, perché era un giocatore importante per la squadra.
Oggi voglio fare eco alle parole di Mikel Arteta e chidere a Emile Smith Rowe di tornare, perché il manager ha bisogno di lui, la squadra ha bisogno di lui e perché, nel mio piccolo, ho bisogno di vedere un giocatore come lui.
Torna, Emile!