Ci siamo, ottobre sta per arrivare. Trenta giorni, nove partite. Tutte decisive, in senso lato.
Finito ottobre, sarà tempo di pensare al Mondiale, al ritiro di Dubai, a tirare le prime somme.
Si comincia con il North London Derby di sabato all’ora di pranzo, contro un Tottenham che viaggia ad una media altissima e vuole cogliere l’occasione per scavalcarci in cima alla classifica. Essendo molto più fresco, si ricorda di più la sconfitta del Tottenham Stadium del maggio scorso rispetto al roboante tre a uno dell’Emirates; si ricorda quella sberla dalla quale non ci siamo più rialzati, cedendo il quarto posto ai cugini.
Quanto peserà quella sconfitta, a livello mentale? Come reagirà la squadra, di fronte all’avversario che ha seppellito i sogni di Champions League? Ci sarà un contraccolpo dopo aver perso l’unico scontro diretto giocato fino a qui, a Old Trafford? Tutte domande lecite in attesa di risposta, perché ora il calendario si complica davvero: tralasciando l’Europa League, di cui parlerò in seguito, in campionato dobbiamo affrontare il Liverpool (H), il Leeds (A), il Southampton (A) e il Nottingham Forest (H) e possiamo ritenerci fortunati che la partita contro il Manchester City (H) inizialmente prevista per il 20 ottobre sia stata rimandata per far posto a quella contro il PSV Eindhoven.
Anche se il nostro calendario iniziale non è stato poi tanto semplice quanto indicato da qualche opinionista, è legittimo chiedersi quanto valga l’Arsenal visto fino a qui di fronte ad avversari che competono per le prime sei posizioni della classifica e purtroppo la trasferta di Old Trafford ha lasciato qualche perplessità, in questo senso.
La speranza è che il fattore campo giochi un ruolo importante sia contro il Tottenham che contro il Liverpool e che la qualità della rosa sia sufficiente per superare avversari comunque ostici come Leeds e Southampton, meglio equipaggiati di un Nottingham Forest ancora troppo poco strutturato. Il totale di punti con i quali termineremo il mese di ottobre ci darà una buona indicazione per la seconda parte della stagione, quella post-Mondiale piena di incognite.
Non c’è solo la Premier League, però: il mese prossimo sarà decisivo soprattutto per l’Europa League.
Tra il 6 e il 27 ottobre affronteremo due volte il Bodø / Glimt e due volte il PSV Eindhoven, l’avversario più accreditato per soffiarci il primo posto nel girone e quindi la qualificazione diretta. Se il doppio scontro con i norvegesi SEMBRA essere alla nostra portata, anche qualora Mikel Arteta dovesse ricorrere alle seconde linee, la doppia sfida con gli uomini di van Nistelrooy richiederà il massimo sforzo, per di più a cavallo di una difficile trasferta al St. Mary’s Stadium di Southampton. Con dodici punti saremmo già qualificati ancor prima di ospitare lo Zurigo, ad inzio novembre, e potremmo preparare al meglio la trasferta di Stamford Bridge di tre giorni dopo, ma già con nove, dieci punti saremmo in una posizione ideale per superare il girone di Europa League e dimenticarci per un po’ delle fatiche continentali. Meno di nove punti e saremmo in grossi guai, probabilmente ridotti a sperare in un risultato positivo del Bodø / Glimt contro il PSV Eindhoven per strappare il primo posto e con esso la qualificazione diretta.
Insomma, ci aspetta un bel mese di ottobre, di quelli che forgiano le coronarie e, più seriamente, le ambizioni e il carattere di una squadra sì migliorata rispetto alla stagione scorsa ma ancora molto giovane e inesperta, in tutti i reparti. Per un Gabriel Jesus ci sono infatti un Gabriel Martinelli, un Bukayo Saka e un Eddie Nketiah; per un Kieran Tierney c’è un William Saliba; per un Thomas Partey c’è un Albert Sambi Lokonga e così via. È difficile capire come gli elementi più giovani della squadra sapranno gestire la pressione fisica e mentale dei tanti impegni ravvicinati, tutti potenzialmente decisivi per il proseguio della stagione, e provare ad intuire se sapranno fornire grandi prestazioni con continuità, anche nei momenti più delicati.
La buona notizia è che stiamo per scoprirlo. La cattiva è che non sappiamo cosa ci aspetta.