L’Europa Conta

Siamo onesti: nonostante l’inizio di campionato super, la via più semplice per la Champions passa dall’Europa.
Il Liverpool risorgerà, il Chelsea crescerà e sia lo United che il Tottenham restano due mine vaganti, quindi occhio.

La Premier League non perdona e le 30 partite che restano da giocare sono tutte potenziali bucce di banana anche per una squadra, la nostra, che ha vinto sette delle prime otto gare e gioca un calcio difficilmente arginabile. Arriveranno il Mondiale in Qatar, gli infortuni, i cali di forma e i risultati deludenti, quindi finire tra le prime quattro è tutt’altro che scontato, per quanto oggi appaia probabile.

L’Europa League, al contrario, sembra molto più abbordabile e meno imprevedibile. Certo, dopo la fase a gironi entreranno in corsa anche le grandi deluse della Champions League e quindi il livello si alzerà notevolmente ma oggi l’Arsenal è indubbiamente tra le grandi favorite del torneo. L’impressione è che resteremo tra le favorite anche dopo la pioggia di stelle cadenti attesa per inizio novembre, quando finirà la fase a gironi della sorella maggiore dell’Europa League, nonostante le probabili demozioni di una tra Inter e Barcellona dal gruppo C, dell’Atletico Madrid di Simeone, del Milan e chissà quali altre. Ammesso che Bayern Monaco, Manchester City, Real Madrid e Liverpool superino la fase a girone senza troppi patemi, le uniche squadre che sono numericamente, qualitativamente e strutturalmente più forti dell’Arsenal saranno impegnate altrove.

Suona arrogante dire che in Europa ci sono solo quattro squadre superiori alla nostra ma non dimentichiamo che sono le terze classificate a scendere in Europa League e non le seconde, quindi un altro manipolo di avversarie temibili continuerà la propria avventura in Champions League anziché complicare i nostri piani europei, ragione per la quale sono ottimista circa le nostre possibilità di alzare quel trofeo continentale che manca dal 1994. Non sarà semplice, ovviamente, né particolarmente piacevole a tratti ma il pur tortuoso percorso europeo sembra comunque più abbordabile rispetto a quello domestico, dove avversari sempre agguerritissimi e ritmi infernali possono essere sconfitti solo al prezzo di enormi sforzi fisici e mentali.

La grande differenza d’intensità e ritmo tra la Premier League e l’Europa League, spesso indigesta ai club inglesi, potrebbe giocare in nostro favore e fare la differenza per Mikel Arteta e i suoi, abituati a dover muovere il pallone a velocità supersonica per trovare una falla nella linea difensiva avversaria. Questo aspetto del nostro gioco offensivo potrebbe risultare impossibile da limitare per compagini poco abituati ad avversari tanto precisi e tanto veloci con il pallone, data la relativa pochezza tattica, tecnica e fisica degli altri maggiori campionati europei.
Non voglio suonare né spocchioso, né arrogante ma la Premier League appare come il campionato più competitivo tra quelli europei e anche laddove le classifiche sono corte e le partite serrate, il divario in termini di qualità è tanto.

Magari queste parole torneranno indietro sottoforma di schiaffi virtuali ma sono abbastanza convinto che una squadra di medio-bassa classifica in Premier League sia più difficile da affrontare e battere che una squadra di medio-alta classifica in Serie A o in Ligue 1 e sono ancor più convinto che sia così se mandiamo in campo il miglior XI possibile contro entrambe le avversarie. Se fino a qui abbiamo sofferto più di quanto il nostro pedigree suggerisse, è anche vero che lo abbiamo fatto mandando in campo una formazione molto rimaneggiata, cosa impensabile in Premier League. Basti vedere cos’è successo a casa del neo-promosso Brentford, in apertura della scorsa stagione, per capire cosa vuol dire giocare una partita di Premier League con un manipolo di riserve e giovani inesperti.

Insomma, l’Europa League resta per me la nostra miglior possibilità per tornare finalmente in Champions League, anche dopo aver visto Martin Ødegaard e soci demolire il Tottenham di Conte o impartire lezioni di calcio a Brentford, Aston Villa, Leicester e Bournemouth, divertendo e divertendosi.

Quando le cose si faranno serie, il miglior Arsenal si dimostrerà avversario di caratura per tutti (o quasi) in Europa.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...