I numeri sono strani. Non importa quanto cifre abbiano, il loro valore è relativo.
Sei milioni trecentonovantamila sterline non sono poche, eppure sembrano spiccioli.

Gabriel Teodoro Martinelli Silva da Guarulhos è costato 6,390,000 sterline all’Arsenal e oggi, tre anni dopo il suo arrivo, è già nella lista degli acquisti low-cost più azzeccati della storia del Club, secondo forse solo a Nicolas Anelka e Cesc Fàbregas.
Quando è arrivato dall’Ituano, dall’alto dei suoi diciott’anni, con quel fisico mingherlino e quell’espressione perennemente stranita in volto, sembrava destinato a giocare con la U23 e farsi le ossa.

SBAGLIATO!

Già in amichevole contro la Fiorentina aveva fatto intravedere di possedere una velocità ed un coraggio fuori dal comune, poi sono arrivati i gol in Europa League e Carabao Cup a confermare che Nelli era destinato a ben altri palcoscenici. Per aggressività, accelerazione e capacità realizzative, Gabriel Teorodo Martinelli Silva da Guarulhos non era un diciottenne qualsiasi ma un talento generazionale, come lo ha definito Jurgen Klopp.

Non sono qui a raccontarvi quanto è forte Gabriel Teodoro Martinelli Silva da Guarulhos perché avete tutti gli occhi per vedere e il cuore per emozionarvi, ne posso dirvi quanto potrà diventare forte perché quello lo sa solo lui. Vi parlo di Gabriel Teodoro Martinelli Silva da Guarulhos perché lui rappresenta tutto il buono che questo club ha saputo generare cambiando radicalmente approccio al mercato e al modo in cui gestire le proprie risorse.

Guarulhos è un città di un milione di abitanti, che in Brasile rappresenta un granello di sabbia, e l’Ituano, club dal quale è stato prelevato, una squadra persa nei meandri del calcio di fascia medio-bassa del Paese che più di ogni altro viene associato all’idea di calcio, eppure l’Arsenal è andato a scovarlo fino a là. Con coraggio, lungimiranza e una dose di follia, Edu è andato a prendersi Gabriel Teodoro Martinelli Silva da Guarulohs e lo ha portato nel nord di Londra, lo ha affidato alle cure di Mikel Arteta e oggi i due si ritrovano in mano un gioiello dal potenziale infinito.

6,390,000 sono un terzo dell’ultimo stipendio annuale di Mesut Özil all’Arsenal, un nono della cifra versata al Borussia Dortmund per acquistare Pierre-Emerick Aubameyang e oltre trentacinque volte meno di quanto il PSG abbia pagato per portarsi a casa Neymar Jr. (stipendio e commissioni escluse), giusto per rendere l’idea.

Spesi così, sei milioni trecentonovantamila sterline sembrano davvero spiccioli.